Redazione RHC : 23 Aprile 2024 16:07
A seguito di un sospetto attacco informatico da parte di un gruppo di hacker associato al collettivo Anonymous, le Forze di difesa israeliane (IDF) si trovano ad affrontare accuse secondo cui dati sensibili sono stati compromessi.
Secondo gli hacker hanno avuto accesso a 20 gigabyte di informazioni, tra cui più di 233.000 documenti militari in vari formati, tra cui file PDF, documenti Word e presentazioni.
Il Dipartimento della Difesa, al contrario, nega l’hacking e sottolinea che i loro sistemi informatici sono sicuri a più livelli e difficilmente sono stati compromessi direttamente. E se è avvenuto qualche tipo di hacking, molto probabilmente si è trattato di sistemi civili.
Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program!
Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Gli hacker hanno pubblicato un video che mostra frammenti apparentemente reali di presentazioni dell’IDF, ma l’agenzia lo vede come un possibile elemento di guerra psicologica, mettendo in dubbio l’autenticità dei materiali.
All’inizio di questo mese, lo stesso gruppo avrebbe effettuato un attacco informatico all’infrastruttura informatica del Ministero della Giustizia israeliano, sostenendo che i membri del gruppo sarebbero riusciti a penetrare nei sistemi di sicurezza del dipartimento e a scaricare più di 300 gigabyte di dati. Secondo gli hacker, i dati contengono 8 milioni di file, comprese informazioni personali sensibili.
Le motivazioni del gruppo rimangono poco chiare, ma alcuni dei suoi membri hanno espresso sentimenti anti-israeliani, che potrebbero collegare l’attacco a un programma geopolitico più ampio.
Può anche darsi che non ci sia stata davvero alcuna compromissione. Abbiamo già visto una strategia simile il mese scorso con il gruppo Mogilevich, che ha semplicemente diffuso una serie di voci secondo cui avrebbe presumibilmente violato diverse grandi aziende.
Secondo il Jerusalem Post, l’agenzia informatica nazionale aveva precedentemente lanciato un avvertimento riguardo a un’ondata di attacchi informatici post-Ramadan contro l’infrastruttura online israeliana, inclusi siti Web, sistemi digitali e fughe di dati sensibili. Inoltre, gli hacker possono utilizzare programmi di sorveglianza e tentare di accedere illegalmente a sistemi a scopo di spionaggio o sabotaggio.
Negli ultimi giorni, il collettivo hacktivista italiano Anonymous Italia ha risposto agli attacchi informatici sferrati dal gruppo filorusso NoName057(16) colpendo una serie di obiettivi russi. Gli at...
Gruppo di ricerca MASSGRAVE ha presentato un Exploit chiamato TSforge che consente di attivare qualsiasi versione di Windows a partire da Windows 7, nonché tutte le edizioni di Microsof...
Su BreachForum un utente dallo pseudonimo EDRVendor ha venduto, dopo poche ore dall’annuncio, l’accesso ad una cassetta postale della polizia di stato italiana. Oltre alla mail viene off...
Team di intelligence sulle minacce di Google ha reso pubblica l’informazione sul gruppo di hacker Triplestrength, finora sconosciuto, attivo dal 2020. Il gruppo è composto da poc...
I canali Telegram degli hacker filorussi di NoName057(16) sono stati eliminati da telegram. Ma subito gli attivisti ricreano nuovi canali marchiati con il suffisso “reborn“. Ma...
Copyright @ 2003 – 2024 REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006