Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Gli hacktivisti hanno rubato 100.000 mail dell’organizzazione Iraniana per l’energia atomica

Redazione RHC : 30 Ottobre 2022 12:07

L’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran (AEOI) ha riferito che i server di posta di una delle sue filiali sono stati violati. In precedenza, il gruppo di hacker Black Reward ha pubblicato online i dati rubati all’organizzazione, affermando che in totale hanno rubato più di 100.000 messaggi e 50 GB di informazioni.

L’AEOI afferma che sono state rubate delle e-mail da un server violato, il quale conteneva principalmente corrispondenza quotidiana di dipendenti e note tecniche. L’organizzazione scrive di aver immediatamente adottato tutte le misure preventive necessarie e di aver informato dell’incidente le autorità e i funzionari competenti in modo che fossero pronti per possibili tentativi di attacco.

I rappresentanti dell’AEOI riferiscono che l’unico scopo di questo hack era quello di attirare l’attenzione e diffamare l’immagine dell’organizzazione nei media.

Acquista il corso Dark Web & Cyber Threat Intelligence (e-learning version)
Il Dark Web e la Cyber Threat Intelligence rappresentano aree critiche per comprendere le minacce informatiche moderne. Tra ransomware, data breach e attività illecite, le organizzazioni devono affrontare sfide sempre più complesse per proteggere i propri dati e le infrastrutture. Il nostro corso “Dark Web & Cyber Threat Intelligence” ti guiderà attraverso i meccanismi e le strategie utilizzate dai criminali informatici, fornendoti competenze pratiche per monitorare, analizzare e anticipare le minacce.

Accedi alla pagina del corso condotto dall'Prof. Pietro Melillo sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.

Per un periodo limitato, potrai utilizzare il COUPON CTI-16253 che ti darà diritto ad uno sconto del 20% sul prezzo di copertina del corso
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo

Il gruppo di hacker Black Reward, che si definisce iraniano ma afferma di opporsi all’attuale governo del Paese, ha rivendicato l’attacco. 

Alla fine della scorsa settimana, il gruppo ha rilasciato una dichiarazione sul proprio canale Telegram in cui affermava di essere riuscito ad hackerare l’AEOI ed estrarre dati da 324 caselle di posta dell’organizzazione, che contenevano oltre 100.000 messaggi e 50 GB di informazioni in totale.

Ora Black Reward ha pubblicato alcuni dei dati rubati sullo stesso canale Telegram. 

Gli hacker hanno rilasciato diversi archivi RAR per un totale di 27 GB, che presumibilmente contengono 85.000 e-mail, e gli aggressori affermano che sono informazioni molto interessanti per i ricercatori.

Gli hacker scrivono di aver studiato attentamente tutti i dati prima della pubblicazione, rimuovendo tutti i messaggi di marketing e lo spam dal dump, lasciando solo contenuti di valore. La fuga di notizie sembra contenere passaporti e visti di iraniani e russi che lavorano con l’AEOI, rapporti sulle condizioni e le prestazioni delle apparecchiature, piani per la costruzione di una centrale nucleare, contratti, relazioni tecniche e altra documentazione.

Alla fine del loro messaggio, gli hacker menzionano la 22enne iraniano Mahsa Amini, che è stata arrestata dalla polizia locale alla fine di settembre e che è poi morta durante la detenzione. Le autorità hanno quindi rilasciato una dichiarazione in cui affermano che Amini è improvvisamente crollata a causa di un attacco di cuore nel centro di detenzione ed è stata portata in ospedale, dove è caduta in coma e alla fine è morta.

Dopo la morte di Amini, sui social network si è diffusa l’informazione secondo cui la ragazza sarebbe stata torturata dalla polizia. Amini è diventata quindi un simbolo e ha travolto il Paese. Il messaggio degli hacker si conclude anche con le parole: “per le donne, la vita, la libertà”.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.