Redazione RHC : 29 Aprile 2021 07:30
Autore: Davide Floris
Data Pubblicazione: 18/04/2021
l termine informatica è stato creato nel 1962 da Philippe Dreyfus, partendo dalle parole “informazione” e “automatico”.
Il mondo è scivolato dall’era industriale all’epoca digitale.
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Ma Roma non è stata costruita in un giorno… l’informatica come la conosciamo oggi ha richiesto diversi anni e l’operato di vari matematici, fisici e teorici.
L’uomo ha fabbricato degli strumenti e poi delle macchine, ossia degli oggetti in grado di utilizzare forze terze, in grado di eseguire in modo autonomo delle operazioni, anche complesse e programmate, come nel caso della prima programmazione binaria, del 1801.
Ma la macchina meccanica non è in grado di modificare se stessa.
Al contrario, il computer, macchina delle informazioni, sa modificare il suo programma e diventa una macchina universale. Questa consente di dominare l’intelligenza universale.
Jèrôme Chailloux disse:
“Il web è l’invenzione più utile per l’umanità dai tempi della peggiore invenzione, ossia la bomba atomica”.
Possiamo ben dire che lo scopo finale dell’informatica è dare sfogo al pensiero del calcolo per renderlo eseguibile da una macchina sorprendentemente rapida ed esatta, ma sprovvista di ogni pensiero.
Calcolare è innanzitutto risolvere un problema preciso secondo istruzioni precise, infatti lo sviluppo dell’informatica è in realtà molto legato alla ricerca fondamentale in matematica e più esattamente alla logica e agli algoritmi apparsi nel IX secolo grazie al lavoro di Abu Jaffar Al Khwarizmi, anche detto Signor Algoritmo (di fatto, “algoritmo” è una semplice trasformazione del suo nome.)
L’informazione è una materia astratta ma misurabile.
Un messaggio, col suo valore reale o presunto, esatto o meno nel senso, contiene una quantità precisa di informazioni. L’atomo di una informazione è l’elemento binario, il bit come «si / no», «0 / 1» o «vero / falso».
Shannon ha definito la quantità di informazioni in modo matematico con la teoria della probabilità che Kolmogorov ha messo sotto forma di equazioni.
Ciò ha permesso una trasformazione della visione del mondo negli scambi numerici. Ogni oggetto (immagine, suono, testo, dati) ha un riflesso numerico che consente di trasmettere l’informazione, di memorizzarla, di riprodurla all’infinito, di manipolarla all’infinito in modo specifico, grazie ad ogni sorta di algoritmo.
L’informatica così come la conosciamo oggi è legata a diverse grandi scoperte ed evoluzioni nel corso del tempo che hanno portato l’uomo nell’era del digitale:
I pionieri dell’informatica:
La micro-informatica:
L’era del World Wide Web:
L’era dei dati condivisi:
“Il progressivo sviluppo dell’uomo dipende dalle invenzioni. Esse sono il risultato più importante delle facoltà creative della mente umana.”
– Nikola Tesla.