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Gaming al Massimo Livello: AtlasOS, il Sistema Operativo che Trasforma il Tuo PC in una Macchina da Gioco Potenziata!

Redazione RHC : 22 Novembre 2023 22:22

Autore: Matteo Brandi

Anche se non sono un gran giocatore, gioco veramente poco e solo da console, seguo con interesse gli sviluppi del settore perché sono applicazioni veramente complesse.

Ascoltando degli streamer italiani, ho scoperto che da due anni circa (a giudicare dalle date dei primi tweet) esiste un sistema operativo dedicato al mondo del gaming, che promette di aumentare le prestazioni del PC migliorando quindi quella dei giochi. Come?

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Minor carico su CPU e RAM. Avevo anche sentito che questo sistema operativo è una versione “moddata” (cioè modificata) di Windows (non è così, lo vedremo più avanti) dedicata al gaming.

Il suo nome è AtlasOS e qui il sito ufficiale https://atlasos.net/. Premessa importante: non l’ho testato personalmente, tutto quello che ho scritto è frutto di ricerche in rete ed opinioni personali. Come prima cosa ho visitato il loro sito web per capire meglio di cosa si tratta.

Che cosa è

Fig.2 – Home page del sito ufficiale di AtlasOS 

Come prima cosa non lo definirei un sistema operativo, nonostante abbia il termine OS nel nome, ma più un debloater, un software che va a disabilitare molti servizi non vitali per il funzionamento della macchina (magari non per la sicurezza, ma lo vedremo più avanti) per renderla più reattiva e veloce.

È pensato sia per chi con il PC gioca e basta, ma anche a chi vorrebbe continuare ad usare un vecchio PC (per rivitalizzare vecchie macchine conoscevo solo le distro Linux).

Vediamo nel dettaglio.

È un software che, partendo da un PC con  Windows 10 o 11  installato, cancella o disabilita quei processi ritenuti inutili dagli sviluppatori di AtlasOS, alleggerendo così il carico sul PC, liberando risorse per altri software come i videogiochi.

È gratuito e open source con licenza GPL v.3.0 e su GitHub gli autori riportano che è tutto legale e “fully complies with Microsoft’s Terms of Service”.

A chi interessa, qui il loro repository su GitHub https://github.com/Atlas-OS/Atlas . 

Le caratteristiche

Leggendo la documentazione ufficiale, si tratta di un processo irreversibile, quindi in caso si volesse tornare indietro, bisogna avere una copia del sistema operativo ed installarlo nuovamente.

Le FAQ riportano che vengono eliminati:

  • telemetria
  • Smart App Control
  • il Sync

mentre le seguenti vengono eliminate ma possono essere reinstallate:

  • molte delle app di default compreso lo il Microsoft Store
  • Microsoft Update Health Tools 
  • Internet Explorer
  • PC Health Check 
  • OneDrive

La lista delle cose eliminate si ferma qui, non ho trovato altro. Veniamo alla questione che più interessa, la sicurezza. Installarlo è sicuro? Nel download dell’installer non ho visto lo SHA del file o altri sistemi di verifica della originalità di quello che si va a scaricare (tanto chi lo verifica mai…).

Nel sito ufficiale di AtlasOS c’è poi un avvertimento: lo usi a tuo rischio.

Scrivono inoltre “On Atlas, we have scripts and a prompt to enable or disable mitigations within Windows, as some older CPUs have their performance significantly worsened from mitigations.” che tradotto suona come “Su Atlas, abbiamo script e una richiesta per abilitare o disabilitare le mitigazioni all’interno di Windows, poiché le prestazioni di alcune CPU meno recenti sono notevolmente peggiorate dalle mitigazioni.” (si trova a questo indirizzo https://docs.atlasos.net/getting-started/post-installation/atlas-folder/security/).

Di quali mitigazioni parlano? Parlano delle mitigazioni per le vulnerabilità della CPU come Spectre per esempio, la vulnerabilità scoperta nel 2018 e che affliggeva quasi tutti se non tutti i processori fino a quel momento prodotti.

fig.3 – avvertimento  sulle mitigazioni sul sito ufficiale di AtlaOS

Rinfreschiamoci la memoria: cosa comporta Spectre?

Un esempio: codice Javascript scaricato visitando una pagina web, potrebbe leggere dati al di fuori del browser senza il consenso dell’utente.

Per approfondire qui un articolo di RHC https://www.redhotcyber.com/post/spectre-mkii-i-computer-del-mondo-sono-di-nuovo-tutti-a-rischio/ .

Negli articoli letti in rete si trova scritto che fino a qualche versione fa, questo software disabilitava Defender, lasciando il PC scoperto sul lato malware a meno di non installare un altro anti virus

Adesso invece, leggo sul sito ufficiale che Defender può essere riattivato e gli sviluppatori stessi inviano a farlo.

fig.4 – note su Defender di Widows sul sito ufficiale di AtlasOS 

Anche il firewall rimane abilitato per impostazione predefinita, così come rimane attiva la possibilità di utilizzare un account che non abbia privilegi di amministrazione.

fig.5 – Account senza privilegi di amministratore sul sito ufficiale di AtlasOS

Inoltre adesso nel processo installazione, prima di disattivare qualche impostazione di sicurezza, viene visualizzato un allarme e la richiesta esplicita a continuare.

È Sicuro?

Sotto il profilo sicurezza, ci sono stati molti miglioramenti nel tempo ma un dettaglio importante di cui non sono riuscito a trovare notizia, riguarda gli aggiornamenti di sicurezza che nel tempo possono uscire per Windows. 

Sarà possibile installarli oppure no? Non ho trovato per il momento risposta quindi, agendo a favore della sicurezza, penserei di no (magari è possibile, ma non l’ho capito). Usarlo o non usarlo per migliorare le performance di gioco o portare a nuova vita un vecchio PC?

Leggendo le caratteristiche di AtlasOS che si trovano negli articoli fino ad Aprile scorso circa (niente Defender, niente mitigazione per la CPU e solo l’ amministratore come unico utente) avrei detto no, con queste caratteristiche non lo avrei mai installato. Con questi ultimi aggiornamenti direi: dipende. 

C’è un altro dettaglio da considerare: quanto fa guadagnare in termini di prestazioni veramente? Guardando le prove di Youtuber italiani, sembra che per vecchi PC l’incremento possa essere anche del 60% mentre questo possa scendere ad una percentuale esigua su macchine potenti magari dedicate al gaming.

Quindi se avessi un PC potente acquistato da poco e dovessi guadagnare solo qualche punto percentuale in prestazioni, non lo userei. Il guadagno dal mio punto di vista non vale il rischio.

Per far tornare invece a nuova vita una macchina datata, se vi fosse la possibilità di fare gli aggiornamenti di sicurezza di Windows, lo prenderei in considerazione tenendo comunque attive tutte le caratteristiche di sicurezza, non ci farei transitare informazioni riservate e pretenderei anche altre precauzioni, come per esempio tenerla isolarla sulla rete. 

Se invece non vi fosse la possibilità eseguire gli aggiornamenti di Windows, allora direi di no, non lo installerei, incrementare le prestazioni del PC con il rischio che la mia macchina magari diventi un bot, anche se per poche ore al giorno, per me, non vale la pena.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.