Redazione RHC : 15 Dicembre 2022 09:00
Recentemente, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha annunciato che i ricercatori del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) hanno effettuato una scoperta sensazionale. Hanno trovato un modo in cui viene generata più energia da una reazione termonucleare inerziale di quanta ne sia stata spesa per la sua creazione.
I funzionari hanno rilasciato i risultati dell’esperimento condotto presso il laboratorio del National Ignition Facility (NIF) il 5 dicembre. I ricercatori hanno affermato di aver prodotto 3,15 MJ di energia di fusione in uscita, consumando 2,05 MJ per avviare la reazione di fusione nucleare.
Per creare l’avvio della fusione nucleare, l’energia di 192 laser (2,05 MJ) è stata convertita in raggi X all’interno di un hohlraum (una piccola camera le cui viene trasformata la luce laser in raggi X), che quindi comprime una capsula di combustibile delle dimensioni di un pisello fino a farla esplodere, creando un plasma di altissima temperatura e alta pressione.
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Questa reazione di fusione produce nuclei di elio e neutroni. In teoria, l’energia relativamente pulita può essere utilizzata, ad esempio, convertendo l’energia dei neutroni in calore per azionare una turbina a vapore e generare elettricità.
Per realizzare questo concetto, LLNL ha costruito NIF, il sistema laser più grande e più potente del mondo con un costo di 3,5 miliardi di dollari. I laser NIF creano temperature e pressioni simili a quelle che si verificano nei nuclei delle stelle e dei pianeti giganti, così come all’interno delle armi nucleari.
“L’accensione della fusione in laboratorio è una delle sfide scientifiche più significative mai affrontate dall’umanità e raggiungerla è un trionfo per la scienza, l’ingegneria e, soprattutto, per le persone”
ha affermato Kim Boudil, direttore di LLNL.
I risultati dell’esperimento sono davvero impressionanti, ma questa fusione nucleare è ancora lontana dal diventare una fonte di energia.
L’energia iniziale necessaria per lanciare i raggi laser era di 322 MJ, con 2,05 MJ erogati alla capsula di carburante per farla esplodere. Solo 3,15 MJ vengono generati “in uscita”: si tratta di perdite troppo grandi perché la fusione nucleare NIF diventi una fonte di energia a tutti gli effetti.
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