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Elezioni USA and psy-ops: le principali minacce derivano dalle  Camere d’eco digitali e dalla erosione della fiducia nei processi democratici

Olivia Terragni : 22 Ottobre 2024 13:55

Il 5 novembre 2024 i cittadini americani voteranno il prossimo presidente e vicepresidente degli Stati Uniti d’America –  nonché 1/3 dei senatori degli Stati Uniti e tutti i 435 membri della Camera dei rappresentanti. In questo contesto le operazioni di influenza attraverso le camere di risonanza digitali (echo chambers) – come piattaforme digitali e social media – possono svolgere un ruolo critico, dando forma a narrazioni che possono influenzare le opinioni delle persone, che vengono esposte a diverse tipologie di contenuti politici, scientifici, culturali o di natura complottista o estremista.

Abbiamo già fatto luce su un 2024 all’insegna delle provocazioni nella grande marcia verso le urne in circa 76 paesi. In questi giorni Resecurity – azienda statunitense di sicurezza informatica e cyber threat intelligence, con sede a Los Angeles, California – ha rilevato un aumento sostanziale nella distribuzione di contenuti politici relativi alle elezioni statunitensi del 2024 attraverso i social network.

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Fonte immagine: Resecurity

Misinformazione e psy-ops: l’intento è produrre il caos

A svolgere un ruolo cruciale sono i social media, le applicazioni di messaggistica istantanea e i canali multimedia: con il calo di interesse verso i media tradizionali, molti elettori si rivolgono ai social media per notizie e aggiornamenti, dove account attivi producono contenuti ad hoc per influenzare la percezione pubblica – che non ha le chiavi per una riflessione più critica – e in ultima analisi risultati delle elezioni. Tali contenuti, che a prima vista possono sembrare ingenui di primo acchito, rivelano invece che alla base ci sia uno sforzo organizzativo per produrli e renderli disponibili online o condivisibili facilmente via mobile ed email. Importante è evidenziare come le camere di risonanza (echo chambers) rappresentino ambienti in cui le persone trovano informazioni o opinioni che riflettono e rafforzano le proprie idee e il proprio pregiudizio di conferma.   

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Un’altra minaccia critica è l’erosione della fiducia nelle istituzioni e nei processi democratici: questo facilita l’amplificazione di narrazioni il cui solo intento è produrre caos. 

Operazioni informatiche, operazioni di influenza e spionaggio informatico 

Con l’intento di produrre caos  psy-ops e operazioni informatiche vengono utilizzate in combinazione con gli strumenti dello spionaggio tradizionale. Ciò include: 

  • Operazioni informatiche rivolte contro le infrastrutture elettorali. 
  • Operazioni informatiche che prendono di mira politici e funzionari pubblici.
  • Psy Ops tradizionali volte a danneggiare le organizzazioni politiche o i funzionari pubblici.
  • PsyOps volte ad influenzare l’opinione pubblica.
  • Operazioni volte ad influenzare sia l’opinione pubblica che i decisori politici.

Come vediamo le minacce assumono varie forme a cui segue la disinformazione, la manipolazione dei contenuti, operazioni di hacking e di guerra ibrida, coinvolgendo un’ampia gamma di entità anche grazie ai numerosi strumenti digitali disponibili oggi e utilizzati per amplificare il messaggio. A ciò si aggiungono forme non tradizionali di spionaggio volte ad acquisire informazioni o ottenere l’accesso a infrastrutture critiche e catene di fornitura o alle nuove tecnologie di sorveglianza, sistemi, reti sino agli investimenti esteri.

Questo evidenzia anche la necessità di un approccio per migliorare la consapevolezza pubblica e ricostruire la sua fiducia nelle istituzioni democratiche.

Resecurity: erosione di fiducia e camere d’eco sono le principali minacce alle elezioni USA

Al riguardo Resecurity – azienda statunitense di sicurezza informatica e cyber threat intelligence, con sede a Los Angeles, California – ha rilevato un aumento sostanziale nella distribuzione di contenuti politici relativi alle elezioni statunitensi del 2024 attraverso i social network, in particolare provenienti da giurisdizioni straniere. Già dal 5 ottobre Resecurity – di cui citiamo il CEO Gene Yoo e il COO Shawn Loveland – ha identificato diversi account in vendita su Telegram che impersonavano enti governativi, tra cui la Casa Bianca, l’FBI e la CIA, nonché noti organi di informazione come la CNN e il Washington Post.

Nel rapporto “Digital Echo Chambers and Erosion of Trust – Key Threats to the US Elections” Resecurity analizza le significative minacce poste dall’erosione della fiducia nelle prossime elezioni statunitensi causata dalle camere dell’eco digitali.

Fonte immagine: Resecurity (cit)

Sono stati altresì identificati diversi account Telegram registrati e messi in vendita tra 10 TON (51 $) e 2028 TON (2290 $) sul marketplace Fragment, di interesse per gli avversari stranieri che mirano a colpire uno specifico segmento di pubblico. Uno di questi account (@elections) è stato venduto il 18 ottobre 2023, quasi un anno prima delle elezioni.

Fonte immagine: Resecurity (cit)

Tuttavia le operazioni di influenza non si limitano solo a entità straniere, ma includono anche organizzazioni e attori nazionali. Nelle ultime settimane, c’è stata infatti una proliferazione di immagini, video e narrazioni false anche circa attacchi informatici mirati “sotto falsa bandiera per indurre sentimenti”.

Lo scenario a livello globale sembra diventare ancora più complesso se si guarda ad esempio alla Moldavia – divisa tra est e ovest – ove è appena passato il sì al referendum per la sua integrazione nell’Unione Europea. Gli analisti avevano già avvistato di una ‘guerra ibrida a larga scala” che originava dal social Vkontakte (VK) per ciò che riguardava l’elezione presidenziale e il discredito a Maia Sandu, che per ora ha vinto il primo turno con il 42,45 per cento dei consensi e che si prepara al ballottaggio del 3 novembre con Alexandr Stoianoglo del Partidul Socialiștilor din Republica Moldova.

Olivia Terragni
Autore, ex giornalista, laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storico-economico e poi in Architettura, ha poi approfondito i suoi studi in Network Economy e in Informations Economics, conclusi con un Master in Cyber Security e Digital Forensics e un Master in Filosofia e Governance del Digitale. Appassionata di innovazione tecnologica e sistemi complessi e della loro gestione nell’ambito della sicurezza e della loro sostenibilità in contesti internazionali. Criminalista. Velista ottimista.