Redazione RHC : 25 Aprile 2020 11:42
Un’app per monitoraggio del COVID-19 olandese, ha fatto rilevare delle falle di #sicurezza che hanno diffuso i dati degli #utenti, in quanto il suo #codice era disponibile in licenza #opensource.
Nella fretta di pubblicare il codice #online, gli #sviluppatori hanno però fatto trapelare (probabilmente in modo accidentale) 200 nomi, e-mail e #password crittografate da un’altra app a cui era collegata, secondo il sito locale RTL Nieuws, questo proprio perché il codice è risultato analizzabile dalla comunità scientifica.
L’incidente mette in evidenza i potenziali rischi per la #sicurezza e per la #privacy associati ad uno sviluppo serrato e “frettoloso” di queste APP e, quanto possa essere importante, visti i dati in gioco, distribuire il codice sorgente in licenza #opensource.
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Tutto questo mentre diversi gruppi a tutela della privacy hanno già ribadito che un rilassamento del #GDPR potrebbe essere utilizzato da alcuni #governi per inaugurare una nuova era di #sorveglianza digitale di massa.
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