Redazione RHC : 5 Settembre 2022 16:05
La famigerata banda ransomware Lockbit 3.0, colpisce un’altra pubblica amministrazione italiana. Come avevamo riportato qualche giorno fa, il comune italiano era stato colpito da un attacco ransomware, anche se non era nota ancora la cybergang che aveva proceduto all’attacco.
Pochi minuti fa scopriamo che sul data leak site di LockBit 3.0, viene pubblicato un post dove viene riportato l’attacco al comune di Gorizia.
LockBit 3.0 pubblica anche dei samples che attestano che la gang si è infiltrata all’interno delle infrastrutture IT dell’azienda e avvia il consueto “countdown” fissato a 9gg. La data della pubblicazione dei dati esfiltrati nelle underground, avverrà il 15 Settembre alle 11:41 orario UTC.
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Al momento non riporta ancora la quantità di denaro richiesta come riscatto o il costo relativo all’estensione del countdown.
Ricordiamo sempre che le richieste di riscatto sono sempre commisurate alle revenue delle aziende e alla quantità/tipologia dei dati acquisiti dalla cyber gang.
Lockbit pubblica anche alcuni samples di dati esfiltrati dalle infrastrutture IT dell’azienda, come riportato di seguito, per aumentare la pressione verso l’organizzazione e quindi indurla a pagare il riscatto.
E scrive ne DLS quanto segue:
Gorizia è un comune italiano e capoluogo della Provincia di Gorizia nei suoi abitanti sono chiamati i Goriziani.
Il comune copre 41,1 km² e conta 34 336 abitanti dall'ultimo censimento della popolazione. La densità di popolazione è di 835,2 abitanti per km² sul Comune.
A livello di samples, vengono riportati alcune print screen del contenuto delle directory in possesso da LockBit. Si tratta di 5 samples che attestano l’elevato numero di informazioni riservate del comune.
Ricordiamo che Lockbit, ha già colpito numerose organizzazioni sia pubbliche che private in italia. Facendo riferimento alle organizzazioni private delle quali abbiamo parlato su Red Hot Cyber troviamo:
Invece per quanto concerne le azienda pubbliche abbiamo:
RHC monitorerà la questione in modo da pubblicare ulteriori news sulla vicenda, qualora ci siano novità sostanziali.
Nel caso ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni sulla vicenda, oppure la stessa azienda voglia fare una dichiarazione, possono accedere alla sezione contatti, oppure in forma anonima utilizzando la mail crittografata del whistleblower.
Il ransomware, è una tipologia di malware che viene inoculato all’interno di una organizzazione, per poter cifrare i dati e rendere indisponibili i sistemi. Una volta cifrati i dati, i criminali chiedono alla vittima il pagamento di un riscatto, da pagare in criptovalute, per poterli decifrare.
Qualora la vittima non voglia pagare il riscatto, i criminali procederanno con la doppia estorsione, ovvero la minaccia della pubblicazione di dati sensibili precedentemente esfiltrati dalle infrastrutture IT della vittima.
Per comprendere meglio il funzionamento delle organizzazioni criminali all’interno del business del ransomware as a service (RaaS), vi rimandiamo a questi articoli:
LockBit 2.0 è una cyber gang criminale che adotta il modello ransomware-as-a-service (RaaS), anche se la sua struttura presenta variazioni che la differenziano da un tipico modello di affiliazione.
LockBit ransomware è un malware progettato per bloccare l’accesso degli utenti ai sistemi informatici in cambio di un pagamento di riscatto. Questo ransomware viene utilizzato per attacchi altamente mirati contro aziende e altre organizzazioni e gli “affiliati” di LockBit, hanno lasciato il segno minacciando le organizzazioni di tutto il mondo di ogni ordine e grado.
Si tratta del modello ransomware-as-a-service (RaaS) dove gli affiliati depositano del denaro per l’uso di attacchi personalizzati su commissione e traggono profitto da un quadro di affiliazione. I pagamenti del riscatto sono divisi tra il team di sviluppatori LockBit e gli affiliati attaccanti, che ricevono fino a ¾ dei fondi del riscatto.
E’ considerato da molte autorità parte della famiglia di malware “LockerGoga & MegaCortex”. Ciò significa semplicemente che condivide i comportamenti con queste forme consolidate di ransomware mirato ed ha il potere di auto-propagarsi una volta eseguito all’interno di una rete informatica.
LockBit è una cyber gang che restite da molto tempo nel mercato delle affiliazioni RaaS rinnovandosi costantemente. Ha iniziato le sue operazioni a settembre 2019 chiamandosi ABCD per poi cambiare il suo nome in Lockbit. Successivamente il marchio è stato rinominato in LockBit 2.0 apportando diverse novità e a giugno 2021, sono stati apportati dei cambiamenti introducendo la piattaforma Lockbit 3.0.
LockBit 3.0 introduce diverse novità, come una piattaforma di bug-hunting relativa alle infrastrutture utilizzate dalla gang, l’acquisto di criptovaluta, una nuova sezione per gli affiliati e ulteriori modi per monetizzare che possono essere sintetizzate in:
Ovviamente il costo per ogni tipologia di “servizio” è differente e si può pagare in Bitcoin o in Monero.
Le infezioni da ransomware possono essere devastanti per un’organizzazione e il ripristino dei dati può essere un processo difficile e laborioso che richiede operatori altamente specializzati per un recupero affidabile, e anche se in assenza di un backup dei dati, sono molte le volte che il ripristino non ha avuto successo.
Infatti, si consiglia agli utenti e agli amministratori di adottare delle misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie reti dalle infezioni da ransomware e sono in ordine di complessità:
Sia gli individui che le organizzazioni sono scoraggiati dal pagare il riscatto, in quanto anche dopo il pagamento le cyber gang possono non rilasciare la chiave di decrittazione oppure le operazioni di ripristino possono subire degli errori e delle inconsistenze.
La sicurezza informatica è una cosa seria e oggi può minare profondamente il business di una azienda.
Oggi occorre cambiare immediatamente mentalità e pensare alla cybersecurity come una parte integrante del business e non pensarci solo dopo che è avvenuto un incidente di sicurezza informatica.
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