Redazione RHC : 17 Ottobre 2021 16:01
Molti appassionati di retrocomputer si saranno trovati a riflettere sul loro hobby. Se la Commodore avesse avuto una divisione di marketing a metà strada della decenza, e se i modi notoriamente pizzicanti della Sinclair Research abbiano veramente fatto presa nel mondo, come sarebbe oggi il panorama dell’elettronica e del software?
E se la Acorn Computers fosse andata avanti dopo aver vinto il concorso per il computer da usare nelle scuole del Regno Unito (ricordiamoci Acorn Electron, BBC Micro e Acorn Archimedes), se avessero avuto più successo e se la Acorn non fosse stata acquisita dall’italiana Olivetti, cosa sarebbe potuto accadere?
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Nel video, i primi due terzi sono dedicati a dei rendering che, pur belli da vedere, non offrono nulla di sostanziale alla vista.
Ma nella parte successiva viene mostrata una vera build, dove hanno inserito una scheda Spectrum 48k, Interface 1 e due Microdrive in un case sottile insieme ad un alimentatore.
Nel frattempo, una tastiera in gomma in pieno stile ZX, viene montata all’estremità di un cavo.
È un microcomputer che sappiamo sarebbe stato l’oggetto del desiderio di moltissimi appassionati e bambini del passato e siamo d’accordo con il video che avrebbe potuto essere già all’epoca integrato su una scheda senza la necessità di un’interfaccia separata.
Sappiamo però che sarebbe anche stato inevitabile un taglio dei costi che Sinclair avrebbe fatto, oltre ad andare “forse” completamente fuori strada per quell’epoca. Inoltre ci sarebbe stato un solo microdrive.
Ma a parte essere disposti a “maciullare” il tuo vecchio ZX, questo esercizio ci fa comprendere come la tecnologia di oggi che 40 anni fa era pura fantascienza, possa essere realizzata in un laboratorio casalingo oggi.
E che Sir Clive Marles Sinclair, morto lo scorso 16 settembre, possa farsi una grassissima risata dalle stelle, guardando il nostro strano e difficile futuro.
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