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Nasce NashStore, la risposta russa al Play Store di Google

Davide Santoro : 18 Maggio 2022 07:37

Autore: Davide Santoro
Data pubblicazione: 16/05/2022

Attualmente ci sono più di 1000 applicazioni a disposizione degli utenti ed un sistema per il pagamento digitale di beni verrà implementato nel prossimo futuro

Il 16 Maggio 2022 la “Digital Platforms” ha reso pubblico l’accesso al servizio NashStore che è l’analogo russo di Google Play per il download di applicazioni sul proprio smartphone.

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    Inoltre, hanno lanciato un servizio di registrazione per l’app store alternativo rivolto agli sviluppatori stranieri provenienti dall’Asia, dall’Europa e dall’America.

    “Il play store di NashStore può essere scaricato da chiunque direttamente dal sito ufficiale nashstore.ru , oltre a rivolgerci a tutti gli sviluppatori stranieri provenienti dall’Asia, dall’Europa e dall’America che, nonostante le sanzioni, non vogliano perdere il mercato russo”

    ha affermato il direttore generale della Onlus “Digital Platforms” Arseniy Shcheltsin.

    Attualmente, all’interno del NashStore sono presenti più di mille applicazioni di uso comune, come ad esempio tra cui Stoloto, Banki.ru, Alfa-Bank, RN-Kart (carta carburante Rosneft), Rutube, Wink online cinema, PSB-Business, Sbermarket, Sovcombank, Cetelem Bank, Gloria Jeans ed altre e, nonostante un sistema di pagamento per i beni digitali non sia ancora attivo, verrà incrementato nel prossimo futuro.

    NashStore avverte che Google sta imponendo diverse restrizioni sui dispositivi Android relativi all’installazione di app store alternativi e, per questo, per installare NashStore è necessario abilitare l’installazione di applicazioni provenienti da fonti sconosciute nelle impostazioni del proprio smartphone.

    “L’ecosistema di NashStore non è rivolto solamente alle grandi aziende ma è particolarmente attento alle startup ed alle idee innovative, inoltre, abbiamo incrementato un sistema di controllo per verificare le applicazioni e, qualora dovessero contenere codice dannoso, non supererebbero la nostra moderazione e non verranno pubblicate”

    ha affermato Vladimir Zykov(importante portavoce del progetto Runet e direttore del progetto NashStore).

    App store alternativi – Come ci siamo arrivati

    Il 7 Aprile, il Primo Ministro della Federazione Russa, Mikhail Mishustin ha fornito un rapporto del governo alla Duma nel quale si affermava che “molto presto l’App Store e Google Play potrebbero smettere di consentire il download di app all’interno della Federazione Russa” e che quindi era necessario creare una propria piattaforma indipendente(come per esempio le applicazioni delle banche russe che sono sotto sanzioni e che non sono scaricabili da questi store).

    Successivamente, il capo del Ministero dello Sviluppo Digitale della Federazione Russa, Maksut Shadayev, ha affermato che il Ministero aveva preso contatti con i giganti informatici russi per creare un app store russo che potesse sostituire Google Play e l’App Store indicando come sviluppatore principale l’azienda VK.

    A questo punto Anatoly Smorgonsky, CEO dell’ufficio russo di Gett(nota app israeliana del settore dei trasporti) ha lanciato l’app store russo e, nelle prime due settimane di attività, ben 100.000 utenti hanno utilizzato l’App Store.

    Qual è l’obiettivo della “Digital Platforms”?

    L’obiettivo della Digital Platforms è dichiaratamente autarchico, in quanto è un’organizzazione dedicata alla promozione ed allo sviluppo di prodotti software russi e piattaforme digitali avanzate con l’intento di raggiungere l’indipendenza tecnologica dei settori prioritari dell’economia russa e della sfera sociale, come ad esempio la sanità, l’istruzione, l’industria, l’agricoltura, l’edilizia, i servizi municipali, i trasporti, le infrastrutture energetiche ed i servizi finanziari.

    Davide Santoro
    Da sempre patito di sicurezza informatica e geopolitica cerca da sempre di unire queste due passioni, ultimamente ho trovato soddisfazione nell’analisi dei gruppi ransomware, si occupa principalmente di crittografia ed è un sostenitore del software libero.

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