Redazione RHC : 12 Aprile 2021 17:13
Sulle pagine di RHC ne abbiamo parlato diverse volte, della pericolosità dei DeepFake.
I deepfake stanno diventando sempre più pervasivi, con l’emergere di nuovi strumenti per rendere la creazione di materiale multimediale falso alla portata di molti di noi.
In effetti, sono così diffusi i deepfake, che Microsoft ha rilasciato un nuovo strumento software per aiutare gli utenti a identificare i media che sono stati manipolati. Eppure, li condividiamo felicemente anche se sappiamo che sono falsi perchè ci fanno tanto ridere.
Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)
Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà
la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.
La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.
Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Di seguito uno tra i primi deepfake che riportava la regina Elisabetta ballare sopra un tavolino.
Oppure Tom Cruise, che inciampa, così realisticamente che ci fa fare delle grasse risate.
Oggi con un computer con qualche GPU a bordo, utilizzando sistemi basati sull’intelligenza artificiale, puoi fare cose veramente impensate qualche anno fa mentre il fenomeno del deepfake, sembra destinato a corrompere, ingannare e minacciare la società di oggi in modo terribile in molti settori.
A distanza di pochi anni, i primi software per i deepfake iniziano a circolare come DeepFaceLab (software opensource che utilizza TensorFlow di Google) oppure come FaceSwap, per la generazione di facce non reali.
Ma come si fa un video deepfake? Oggi con una forte supervisione umana.
Vengono infatti estratti i volti dai video clip sia per il soggetto di origine che per il soggetto di destinazione con un numero medio di 5-10.000 immagini e ripuliti dalle corrispondenze non pertinenti.
Successivamente tali immagini alimentano una rete “GAN” (Generative adversarial network) su hardware multi-GPU e le maschere generate consentono la sovrapposizione dei due volti.
Ma software come “Video Authenticator può analizzare una foto o un video per fornire una percentuale di possibilità, o un punteggio di affidabilità, che il supporto sia stato manipolato artificialmente”, ha affermato Microsoft in un post sul suo blog.
“Nel caso di un video, può fornire questa percentuale in tempo reale su ogni fotogramma durante la riproduzione del video. Funziona rilevando il confine di fusione degli elementi deepfake e sottili dissolvenza o scala di grigi che potrebbero non essere rilevabili dall’occhio umano”.
Questa tecnologia è stata originariamente sviluppata da Microsoft Research in coordinamento con il team Responsible AI di Microsoft e il Comitato Microsoft AI, Ethics and Effects in Engineering and Research (AETHER), che è un comitato consultivo di Microsoft che aiuta a garantire che la nuova tecnologia sia sviluppata e messa in campo. in modo responsabile.
Video Authenticator è stato creato utilizzando un set di dati pubblici di Face Forensic ++ ed è stato testato sul set di dati DeepFake Detection Challenge, entrambi modelli leader per l’addestramento e il test delle tecnologie di rilevamento deepfake.
Nonostante tali strumenti ci aiutino a identificare meglio i deepfake online, ci sono ancora preoccupazioni, tuttavia, condividiamo felicemente video e immagini anche quando sappiamo che sono falsi.
Questo è stato il terribile avvertimento lanciato da una nuova ricerca della Nanyang Technological University (NTU) di Singapore, che ha scoperto che, nonostante le persone siano sempre più consapevoli dell’esistenza dei deepfake, condividevano comunque tali contenuti sui social network.
E questo è ovviamente una stortura e un fenomeno altamente preoccupante.
Negli ultimi giorni, il panorama della cybersecurity italiana è stato scosso da una serie di massicci data leak che hanno esposto centinaia di migliaia di informazioni sensibili di cittadini e az...
Red Hot Cyber, come ogni anno all’interno della RHC Conference, ospiterà la nuova Capture The Flag realizzata in collaborazione con CyberSecurityUP e Hackmageddon e Fondazione Bruno Kessle...
Su BreachForum un utente dallo pseudonimo BoZar45, con un post pubblicato il 6 marzo 2025, proporne in vendita accessi VPN e amministrativi a firewall di aziende, enti governativi e militari. I prezzi...
Negli ultimi giorni, un utente del forum underground “BreachForums” ha pubblicato un annuncio riguardante la presunta vendita di accessi a caselle di posta elettronica appartenenti al Mi...
Negli Stati Uniti è stata individuata una nuova frode: i criminali inviano false richieste di riscatto via posta per conto del gruppo BianLian. Le buste indicano che il mittente è “BI...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006