Redazione RHC : 25 Settembre 2024 11:16
Solo un’organizzazione su tre è in grado di gestire la sicurezza informatica 24 ore su 24. La maggior parte delle aziende, inoltre, non dispone di risorse sufficienti e del supporto dei vertici aziendali per poter intercettare e mitigare al meglio le minacce che colpiscono la propria infrastruttura. Il dato emerge da “Underfunded and unaccountable: How a lack of corporate leadership is hurting cybersecurity”, l’ultima ricerca Trend Micro, leader globale di cybersecurity.
Lo studio Trend Micro approfondisce l’attitudine dei responsabili alla gestione del rischio legato alle superfici di attacco, evidenziando le lacune che potrebbero compromettere gravemente la resilienza informatica delle organizzazioni.
Dalla ricerca emerge che:
SCORSO DEL 25% SUL CORSO NIS2 FINO AL 31 DICEMBRE!
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.
Accedi alla pagina del corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per un periodo limitato, potrai utilizzare il COUPON NIS-84726 che ti darà diritto ad uno sconto del 20% sul prezzo di copertina del corso
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
L’incapacità, della maggior parte delle aziende, di soddisfare questi requisiti fondamentali di sicurezza, potrebbe essere correlata a una mancanza di leadership e responsabilità dei vertici dell’organizzazione. La metà (48%) degli intervistati ha, infatti, affermato che i responsabili aziendali non considerano la sicurezza informatica un loro compito. Alla domanda su chi abbia o dovrebbe avere la responsabilità di mitigare il rischio aziendale, le risposte hanno indicato una mancanza di chiarezza sulle linee guida. Il 31% ha però affermato che la responsabilità spetterebbe ai team IT.
La mancanza di una direzione certa sulla strategia di sicurezza informatica potrebbe essere il motivo per cui oltre la metà (54%) degli intervistati si è lamentata dell’atteggiamento della propria organizzazione nei confronti del rischio informatico, indicato come incoerente e variabile a seconda del periodo (54%).
La mancanza di una strategia chiara in ambito cyber può influenzare negativamente la capacità di un’organizzazione di prendere decisioni rapide e coerenti.
“È importante che i Chief Information Security Officer (CISO) comunichino i rischi informatici con chiarezza, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione e coinvolgendo attivamente i Consigli di Amministrazione”, afferma Alessandro Fontana, Country Manager di Trend Micro Italia. “Per affrontare al meglio queste sfide, le aziende dovrebbero prendere in considerazione l’adozione di una soluzione integrata. Tale soluzione non solo deve proteggere l’intera superficie di attacco, ma anche permettere un monitoraggio dei rischi in tempo reale e una gestione automatizzata delle criticità. Questo approccio rafforza notevolmente la resilienza dell’organizzazione ed è inoltre cruciale che la piattaforma sia integrabile con soluzioni di terze parti, per garantire una protezione completa e una gestione più fluida della sicurezza”.
Lo studio ha infatti rivelato che in molte organizzazioni questo non avviene e circa il 96% degli intervistati nutre preoccupazioni circa la propria superficie di attacco. Il 36% vorrebbe trovare un modo per scoprire, valutare e mitigare le aree ad alto rischio, mentre il 19% non è in grado di lavorare su un’unica fonte di verità.
Copyright @ 2003 – 2024 RED HOT CYBER
PIVA 16821691009