Redazione RHC : 18 Maggio 2021 10:01
Lo abbiamo sempre detto che i cattivi sono un passo avanti rispetto ai buoni. Ma è anche vero che mentre i cattivi crescono, i buoni, coloro che difendono il castello dai ladroni, sono pochi e in fortissime difficoltà.
Una carenza globale di competenze in materia di sicurezza informatica continua ad affliggere il settore e si stima che oltre tre milioni di ruoli richiesti dalla sicurezza informatica non siano colmati in tutto il mondo.
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È improbabile che tale divario si riduca senza l’intervento delle società che assumono e dei CISO. Le organizzazioni ei responsabili della sicurezza devono quindi adottare approcci diversi, più intelligenti per attrarre il personale e mantenerlo nel tempo sempre reattivo ed efficace.
E questo non è facile soprattutto con una materia così mutevole ed astratta come la cybersecurity.
Il 2021 Cybersecurity Career Pursuers Study descrive in dettaglio i passaggi attuabili per l’assunzione di personale in team di cybersecurity equilibrati e diversificati, sulla base delle indicazioni di oltre 2000 professionisti nella cybersecurity negli Stati Uniti e nel Canada.
“La realtà che le organizzazioni devono affrontare oggi è che semplicemente non ci sono abbastanza professionisti qualificati della sicurezza informatica per difendere adeguatamente le loro risorse critiche”
si legge nello studio.
“Di conseguenza, più organizzazioni devono cambiare la loro mentalità quando si tratta di reclutare personale nei ruoli di sicurezza informatica”.
I reclutatori e i responsabili delle assunzioni potrebbero dover adattare le tattiche che utilizzano per identificare in modo proattivo i candidati interni ed esterni, suggerisce lo studio.
I risultati indicano un forte accordo tra le persone intervistate sui seguenti punti:
Insomma, siamo in pochi, ma speriamo che siamo anche buoni.