Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Cultura Hacker: il Jargon File.

Massimiliano Brolli : 28 Agosto 2020 12:47

Articolo di: Massimiliano Brolli
Data Pubblicazione: 28/08/2020

Jargon File versione 4.4.7

Oggi vorrei parlarvi di un documento informatico molto vecchio, contenente un pezzo della cultura hacker ed informatica di tutti i tempi, di cui molti informatici non ne conoscono neppure la sua esistenza.

Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)

Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.

La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.

Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Si tratta di una raccolta di termini di cultura tecnica, alcuni di questi risalenti pensate agli anni 50, alcuni coniati presso il Tech Model Railroad Club del MIT, e poi aggiornati nei vari anni ed arrivati fino a noi oggi.

Winlosehackcrashdeamondeadlock

Questi sono solo alcuni dei termini presenti all’interno del jargon file, termini divenuti di gergo comune che noi tutti conosciamo. Il Jargon file, è di fatto una reliquia culturale vivente che ha codificato non solo il testo e le espressioni, ma lo spirito della cultura del programmatore e dell’hacker, catturandone l’umorismo, l’etica e la stravagante visione del mondo.

Pensate che nella sua lunga storia, è diventato persino oggetto di polemiche su molti fronti, dagli allarmati professori delle scuole americane fino alle massicce richieste verso il manutentore di dimettersi per cattiva condotta.

Ma andiamo con ordine.


Raphael Finkel

Era l’estate del 1976 quando Raphael Finkel, laureando presso la Stanford University, rimanda la stesura della sua tesi.

Decide di fare un’istantanea del vocabolario del laboratorio di intelligenza artificiale e crea una divertente raccolta di termini all’interno di un file chiamato “AIWORD.DOC” e quindi sollecita i membri del SAIL (Il laboratorio di intelligenza artificiale di Staford), a fornire suggerimenti, osservazioni e spiegazioni.

Ben presto, Mark Crispin, un programmatore di sistemi presso il SAIL vide un avviso che riportava al file, lo scarica e ne inviò una copia via FTP al laboratorio di intelligenza artificiale del MIT. Facendo la duplicazione rinominò il file in “SAIL JARGON”, poiché ha stabilito che il contenuto era di più ampio spttro rispetto all’intelligenza artificiale e che era un lessico generico per la cultura dei programmatori a Stanford.

Infatti poco a poco si unirono alla redazione del primo jargon file, il laboratorio di intelligenza artificiale dell’MIT, la BBN Technology, società in quel periodo importantissima, fondata nel 1948 da due professori dell’MIT che prese parte all’implementazione di ARPANET, oltre che alla Carnegie Mellon University e Worcester Polytechnic Institute .

I termini più antichi del Jargon File, si narra che abbiano avuto origine alla fine degli anni ’50 o all’inizio degli anni ’60 presso il Tech Model Railroad Club del MIT, quel mitico club dove è nata la cultura hacker del quale abbiano parlato tanto nei precedenti video.


Richard Stallman

Richard Stallman, figura mitologica e fondatore del progetto GNU e della Free Software Foundation, fu uno tra i membri più attivi del jargon file e ha contribuito in modo prolifico al crescente elenco di acronimi, termini e barzellette e quindi al lessico e alla saggezza dei programmatori e degli hacker di quello storico periodo.

Verso la metà degli anni ’80, il contenuto del File risultava abbastanza datato, ma la leggenda che era cresciuta attorno ad esso non si estinse del tutto, infatti venne pubblicato in formato tascabile nel 1983 con il titolo “the hacker’s dictionary” a cura di Guy Steele e moltissime copie software vennero distribuite tramite la rete ARPANET.


Guy Steele

Il file infatti circolava anche in culture molto lontane dal mondo accademico dell’MIT; il contenuto ha esercitato una forte e continua influenza nel gergo e sull’umorismo degli hacker.

Nel frattempo i microcomputer erano alle porte e tutte queste nuove tecnologie hanno alimentato una grandissima espansione del dominio hacker, dove alcuni punti del jargon file vennero visti come una sorta di “opera sacra”, nella cultura hacker, come tutti gli “hacker Koan”, ovvero degl indovinelli di didattica zen, piccole storie di informatica, che portano sempre ad una “illuminazione” e a degli spunti importanti di “riflessione”.

Ve ne riporto una bellissima dal titolo “Tom Knight e la Lisp Machine”

Un principiante stava cercando di riparare una macchina Lisp rotta spegnendo e riaccendendo l’alimentazione. Knight, vedendo quello che stava facendo lo studente, parlò severamente: “Non puoi riparare una macchina semplicemente accendendola e spegnendola senza capire cosa sta andando storto”.Knight spense e riaccese la macchina e la macchina funzionò.


Eric Steven Raymond

Nel 1978, lo sviluppatore e autore di software Eric S. Raymond, oltre che controverso evangelista del software open source e autore del famoso libro, la cattedrale e il bazar, compilò e pubblicò una versione stampata del Jargon File dal nome “The New Hacker’s Dictionary”.

Eric Raymond mantenne il nuovo file con l’assistenza di Guy Steele e fu anche l’editore accreditato della versione stampata, pubblicato da MIT Press nel 1991. Alcune delle modifiche apportate sotto la sua sorveglianza furono controverse; I primi critici accusarono Raymond di aver cambiato ingiustamente il focus del file sulla cultura hacker di Unix invece che sulle culture hacker più vecchie da cui aveva avuto origine il Jargon File.

Raymond disse che la natura dell’hacking era cambiata e il Jargon File doveva riferirsi alla cultura hacker e non tentare di sancirla. Dopo la seconda edizione, Raymond venne accusato di aggiungere termini che riflettevano la sua politica e il suo vocabolario, insomma, lui e la comunità non andarono molto d’accordo.

La terza edizione venne pubblicata nel 1996 e poi altre versioni successive fino ad arrivare ai piccoli aggiornamenti del 2016, inserendo delle locuzioni sul gergo di internet generale.

Il jargon file contiene anche altri succulenti termini come “rubber duck debugging” ovvero scoprire da soli la fonte del problema leggendo il codice ad alta voce, oppure “waving a dead chicken”, ovvero sventolare una papera morta, che vuol dire fare un’azione inutile per far capire ad una terza persona che hai davvero provato di tutto per superare un problema, fino ad arrivare a “One banana problem”, ovvero un problema così semplice da essere risolto da una scimmia con un compenso di una banana.

Insomma il jargon file oggi è una miniera di storia e di usanze e termini della cultura Hacker dove a parte le tante parole conosciute troviamo raffinate collezioni del famoso umorismo fatalista hacker, altamente saporito, che colpisce sempre nel segno, giovani, vecchi e bambini.

Massimiliano Brolli
Responsabile del RED Team e della Cyber Threat Intelligence di una grande azienda di Telecomunicazioni e dei laboratori di sicurezza informatica in ambito 4G/5G. Ha rivestito incarichi manageriali che vanno dal ICT Risk Management all’ingegneria del software alla docenza in master universitari.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Attacco Hacker a 4chan! Dove è nato Anonymous, probabilmente chiuderà per sempre

L’imageboard di 4chan è praticamente inattivo da lunedì sera (14 aprile), apparentemente a causa di un attacco hacker. I membri dell’imageboard Soyjak party (noto anche semplic...

Zero-day su iPhone, Mac e iPad: Apple corre ai ripari con patch d’emergenza

Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamen...

CVE e MITRE salvato dagli USA. L’Europa spettatrice inerme della propria Sicurezza Nazionale

Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava ...

Spotify è Andato giù e DarkStorm Rivendica un attacco DDoS col botto!

​Il 16 aprile 2025, Spotify ha subito un’interruzione del servizio che ha colpito numerosi utenti in Italia e nel mondo. A partire dalle ore 14:00, migliaia di segnalazioni sono state re...

20 Milioni di euro persi da IKEA per un attacco Ransomware

Fourlis Group, il gestore dei negozi IKEA in Grecia, Cipro, Romania e Bulgaria, ha dichiarato di aver subito un attacco ransomware prima del Black Friday del 27 novembre 2024, che ha causato...