Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Come Avviare un Programma Cyber: Le Prime Cose da Fare

Sandro Sana : 5 Settembre 2024 07:34

La cybersicurezza è diventata una componente cruciale per la protezione delle informazioni aziendali e dei dati sensibili. Avviare un programma di cybersicurezza non è solo una necessità, ma un obbligo per qualsiasi organizzazione che voglia proteggere il proprio patrimonio informativo. Ma come si inizia un percorso di cybersicurezza efficace? In questo articolo, esploreremo le prime fasi essenziali per avviare un programma cyber, focalizzandoci su concetti fondamentali come l’analisi dei rischi (Risk Analysis), la Business Impact Analysis (BIA) e la classificazione dei dati.

Classificazione dei Dati: La Pietra Angolare della Cybersicurezza

Il primo passo cruciale per avviare un programma di cybersicurezza è la classificazione dei dati. Questa fase consiste nel catalogare e organizzare i dati in base alla loro importanza e alla sensibilità. La classificazione permette di stabilire quali dati richiedono maggior protezione e quali possono essere gestiti con misure di sicurezza meno stringenti.

Perché è Importante?

La classificazione dei dati è fondamentale perché consente di identificare quali informazioni sono più critiche per l’organizzazione e quindi necessitano di protezioni avanzate. Dati sensibili, come informazioni personali, proprietà intellettuale o dati finanziari, richiedono un livello di sicurezza elevato per evitare furti, perdite o compromissioni.

Come Classificare i Dati?

  • Identificare i tipi di dati: Determinare quali dati sono trattati dall’organizzazione (es. dati personali, dati finanziari, proprietà intellettuale).
  • Valutare il valore dei dati: Definire il valore e la sensibilità dei dati per l’organizzazione.
  • Assegnare una classificazione: Assegnare una categoria a ciascun tipo di dato (es. pubblico, confidenziale, segreto).

Analisi dei Rischi (Risk Analysis)

Acquista il corso Dark Web & Cyber Threat Intelligence (e-learning version)
Il Dark Web e la Cyber Threat Intelligence rappresentano aree critiche per comprendere le minacce informatiche moderne. Tra ransomware, data breach e attività illecite, le organizzazioni devono affrontare sfide sempre più complesse per proteggere i propri dati e le infrastrutture. Il nostro corso “Dark Web & Cyber Threat Intelligence” ti guiderà attraverso i meccanismi e le strategie utilizzate dai criminali informatici, fornendoti competenze pratiche per monitorare, analizzare e anticipare le minacce.

Accedi alla pagina del corso condotto dall'Prof. Pietro Melillo sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.

Per un periodo limitato, potrai utilizzare il COUPON CTI-16253 che ti darà diritto ad uno sconto del 20% sul prezzo di copertina del corso
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo

Una volta classificati i dati, il passo successivo è la Risk Analysis. Questa attività consiste nell’identificare le minacce che potrebbero compromettere la sicurezza dei dati e nel valutare i rischi associati.

Che Cos’è la Risk Analysis?

La Risk Analysis è un processo metodico per identificare, valutare e prioritizzare i rischi in base alla probabilità che un evento negativo si verifichi e all’impatto che tale evento avrebbe sull’organizzazione. L’obiettivo è identificare i rischi più critici e mettere in atto misure di mitigazione.

Come si Conduce una Risk Analysis?

  • Identificazione delle minacce: Elencare le potenziali minacce, come attacchi informatici, errori umani, guasti hardware o disastri naturali.
  • Valutazione delle vulnerabilità: Analizzare le vulnerabilità dell’organizzazione che potrebbero essere sfruttate da queste minacce.
  • Determinazione del rischio: Valutare la probabilità e l’impatto di ciascuna minaccia sulle diverse classi di dati.
  • Pianificazione delle contromisure: Stabilire le misure di sicurezza da implementare per ridurre il rischio a un livello accettabile.

Business Impact Analysis (BIA)

La Business Impact Analysis (BIA) è un altro strumento fondamentale per avviare un programma di cybersicurezza. La BIA aiuta a comprendere l’impatto che la compromissione dei dati potrebbe avere sull’organizzazione, non solo in termini finanziari, ma anche operativi e reputazionali.

A Cosa Serve la BIA?

La BIA serve a stabilire le priorità per il recupero delle operazioni aziendali in caso di incidente. Attraverso la BIA, si determinano quali processi aziendali sono critici, quanto tempo è tollerabile che siano interrotti e quali risorse sono necessarie per il loro ripristino.

Come si Conduce una BIA?

  • Identificazione dei processi critici: Determinare quali processi aziendali sono essenziali per il funzionamento dell’organizzazione.
  • Valutazione dell’impatto: Stimare l’impatto finanziario e operativo di un’interruzione di tali processi.
  • Stabilire le priorità di ripristino: Definire i tempi massimi accettabili di interruzione (RTO – Recovery Time Objective) e le risorse necessarie per il ripristino.

Implementazione delle Soluzioni di Sicurezza

Dopo aver condotto la classificazione dei dati, la Risk Analysis e la BIA, il passo successivo è implementare le soluzioni di sicurezza più appropriate. Queste soluzioni possono includere l’adozione di software di sicurezza, la crittografia dei dati, l’implementazione di firewall, l’adozione di politiche di accesso rigorose e la formazione dei dipendenti.

Misure Tecniche e Organizzative

  • Crittografia: Protegge i dati sensibili sia a riposo che in transito.
  • Firewall e IDS/IPS: Monitorano e bloccano traffico sospetto o non autorizzato.
  • Controllo degli accessi: Assicura che solo personale autorizzato possa accedere a dati critici.
  • Formazione e sensibilizzazione: Fondamentale per ridurre il rischio di errori umani, che rappresentano una delle principali cause di violazione della sicurezza.

Il Percorso Ciclico della Cybersicurezza

Un aspetto chiave della cybersicurezza, secondo gli standard NIST (National Institute of Standards and Technology), è la sua natura ciclica. Un programma di cybersicurezza non è mai completo una volta per tutte. È necessario un processo continuo di definizione, realizzazione, misurazione e ottimizzazione delle attività di sicurezza.

La Ciclicità del Processo

  • Definizione: Continuare a valutare i rischi emergenti e aggiornare le politiche di sicurezza.
  • Realizzazione: Implementare le nuove soluzioni di sicurezza e rafforzare quelle esistenti.
  • Misurazione: Monitorare l’efficacia delle misure implementate attraverso audit e controlli periodici.
  • Ottimizzazione: Apportare miglioramenti continui per affrontare nuove minacce e ridurre i rischi residui.

Documentazione e Revisione Continua

Ogni fase del percorso deve essere accuratamente documentata, per garantire che tutte le attività siano tracciabili e revisionabili. La documentazione non solo aiuta a mantenere una visione chiara dello stato della sicurezza, ma è anche essenziale per conformarsi a normative e standard internazionali.

Conclusione

Avviare un programma di cybersicurezza è un compito complesso, che richiede un approccio metodico e continuo. La classificazione dei dati, la Risk Analysis e la Business Impact Analysis sono le fondamenta su cui costruire una strategia di sicurezza robusta. Seguendo un approccio ciclico, come suggerito dagli standard NIST, le organizzazioni possono migliorare continuamente la loro postura di sicurezza, affrontando in modo efficace le minacce in continua evoluzione.

Proteggere i dati non è un’attività una tantum, ma un processo continuo di adattamento e miglioramento. Solo con un approccio disciplinato e ciclico è possibile garantire che la sicurezza delle informazioni rimanga sempre al passo con le nuove sfide del mondo digitale.

Sandro Sana
Membro del gruppo di Red Hot Cyber Dark Lab. Si occupa d'Information Technology dal 1990 e di Cybersecurity dal 2014 (CEH - CIH - CISSP - CSIRT Manager - CTI Expert), relatore a SMAU 2017 e SMAU 2018, docente SMAU Academy & ITS, membro CLUSIT e giornalista presso RedHot Cyber, Cybersecurity360 & Digital360.
Visita il sito web dell'autore