Redazione RHC : 25 Maggio 2021 07:38
Nell’audizione parlamentare sulle linee programmatiche del dicastero, il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao ha presentato la visione strategica che si sta mettendo a punto per sostenere il processo di trasformazione digitale.
“Dobbiamo operare con decisione per trasformare questo periodo di preoccupazione in occasione di trasformazione”
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ha sottolineato Colao.
Il Ministro, come si legge nel testo della relazione, si concentra in particolare sulle linee di azione della transizione digitale nella Pa.
Nei 5 obiettivi a 5 anni, specificati all’interno del documento, rientra il
“piano per portare circa il 75% delle Pa italiane a utilizzare servizi cloud. La cloudificazione della Pa non è solo un grande investimento per lo Stato e per il rapporto tra Stato e cittadini, ma anche per le imprese e per l’innovazione stesse”
dichiara il Ministro.
E aggiunge:
“Il passaggio al cloud, se efficiente e scalabile, consentirà la creazione di un ecosistema partecipato di imprese e startup in grado di migliorare la qualità degli applicativi e del software in uso alla Pa, come già accade in molti altri paesi”.
La filosofia del PNRR è quella di avere una forte direzione da parte del Governo e coinvolgere Privati, ovvero aziende di alta qualità, ma anche i grandi provider di tecnologie internazionali. Il ministro poi ha annunciato una forte preferenza per il modello francese, affermando che
“La Francia ha scelto una politica sul Cloud che è esattamente quello che vogliamo fare noi”.
Si punta, dunque, a:
“cercare di mettere assieme il meglio dei due mondi: la collaborazione con i privati, ma anche la tutela e la sicurezza che lo Stato deve dare”.
Importante sarà tenere in considerazione l’elemento della sicurezza informatica, in quanto il cloud è una grande semplificazione, ma anche un moltiplicatore di rischi.
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