Massimiliano Brolli : 27 Ottobre 2023 07:27
L’evoluzione delle minacce informatiche è una costante nel mondo di oggi. I malintenzionati, spesso guidati da motivazioni finanziarie, ideologiche o di altro tipo, cercano nuovi modi per superare le difese digitali e fisiche delle organizzazioni e ci riescono sempre con metodi nuovi, sfruttando innovazione arte ed inganno sfruttando le loro capacità di “hacking”.
In questo delicato equilibrio tra difesa e attacco, sorge una organizzazione sempre più importante nella difesa delle infrastrutture digitali di una organizzazione: il Red Team.
Ma chi sono i membri di questo misterioso Red Team? Qual è il loro ruolo e come contribuiscono a migliorare la sicurezza delle organizzazioni? In questo articolo andremo a rispondere a queste domande, offrendo una panoramica approfondita su cosa sia esattamente il Red Team e quali siano le sue attività principali.
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Il Red Team, è composto al suo interno da hacker etici e rappresenta l’ala della sicurezza informatica che agisce sul fronte dell’attacco simulato. Questi esperti di sicurezza, dotati di competenze tecnologicamente avanzate, cercano di mettere alla prova le difese di un’organizzazione esattamente come farebbe un vero aggressore, ma con un obiettivo diverso: scoprire le vulnerabilità con il fine di correggerle prima che un malintenzionato riesca a sfruttarle.
Comprendete che si tratta di una corsa costante contro il tempo in quanto nuove vulnerabilità di sicurezza e nuovi vettori di attacchi costantemente si aggiungono alla lunga lista delle vulnerabilità da gestire. Le metodologie possono essere diverse e tra le più disperate, partendo da attacchi di rete per compromettere le infrastrutture IT di una organizzazione, fino ad arrivare ad attacchi che sfruttano sofisticate tecniche di ingegneria sociale.
Con ingegneria sociale, si intende una tecnica utilizzata per manipolare le persone al fine di ottenere informazioni sensibili o indurle a compiere determinate azioni. Queste manipolazioni possono avvenire attraverso la persuasione, la manipolazione psicologica o la creazione di situazioni ingannevoli. L’obiettivo dell’ingegneria sociale è sfruttare la naturale propensione umana a fidarsi o a rispondere a richieste sociali.
In contesti di sicurezza informatica, l’ingegneria sociale è spesso utilizzata da malintenzionati per ottenere accesso non autorizzato a sistemi o informazioni riservate. Ad esempio, un attaccante potrebbe fingere di essere un dipendente aziendale e chiamare il reparto IT per ottenere la password di un account. L’ingegneria sociale può anche manifestarsi in forma di phishing, dove le vittime vengono indotte a rivelare informazioni sensibili attraverso e-mail o siti web ingannevoli.
La consapevolezza di queste tecniche è fondamentale per le organizzazioni che desiderano difendersi dalle minacce informatiche sempre più sofisticate. Comprendere come un Red Team opera e quali strumenti usa può aiutare a rafforzare la sicurezza e a sviluppare strategie di difesa più efficaci nelle aziende.
Ricordiamo che il Red Team è il gruppo all’interno dell’organizzazione che simula i “cattivi” pertanto risulta in contrapposizione con il lavoro del “Blue team” che spesso converge con il Security Operation Center (SOC). Mentre il Red Team lavora prima di un incidente di sicurezza, cercando di correggere la postura cyber delle organizzazioni, il Blue team gestisce la fase dell’incidente di sicurezza, effettuando incident response (IR) e tentando di rilevare le azioni malevole simulate dal gruppo del Red Team.
I Red Teamers sono professionisti altamente specializzati nel campo della sicurezza. Il loro ruolo principale è quello di agire come aggressori etici, simulando attacchi mirati a testare la sicurezza di un’organizzazione. A differenza dei test di penetrazione tradizionali, che spesso si concentrano su vulnerabilità e difese tecniche, i Red Teamers adottano un approccio misto, prendendo in considerazione sia gli aspetti tecnici che quelli umani.
All’interno del Red Team è presente il Red Team Leader, noto anche come il capitano del team. Si tratta del responsabile della supervisione generale delle attività di Red Teaming. Questo esperto di sicurezza con esperienza pluriennale coordina le operazioni, pianifica gli attacchi simulati e assicura che gli obiettivi siano chiari e che gli scopi dell’esercizio siano raggiunti. Il leader del Red Team svolge anche un ruolo chiave nell’organizzazione delle attività, nell’analisi dei risultati e nella comunicazione. Gli esperti all’interno del Red Team hanno differenti specializzazioni che possono essere suddivise in:
In sintesi, un Red Team è composto da una squadra diversificata di esperti di sicurezza con competenze specializzate. Questi professionisti lavorano insieme per identificare vulnerabilità, condurre test realistici e fornire raccomandazioni per migliorare la sicurezza di un’organizzazione. La diversità delle competenze all’interno del team consente una valutazione completa della sicurezza sia informatica che fisica.
Come abbiamo già detto in precedenza, l’obiettivo del Red Team non è trovare delle vulnerabilità all’interno dell’organizzazione, ma bensì rilevarle per poterle mettere a posto prima che un ipotetico malintenzionato le possa sfruttare.
Generalmente, le responsabilità che rientrano nell’ambito del Red Team sono le seguenti:
Abbiamo molto parlato degli attacchi di penetration test finalizzati a irrompere all’interno di una rete o infrastruttura IT cercando di accedere a risorse o dati sensibili. Pertanto in questo articolo non ci soffermeremo su questa tecnica ampiamente illustrata, rimandandovi ai nostri precedenti articoli accessibili nella rubrica “alla scoperta della sicurezza informatica”.
In questo capitolo invece andremo ad esplorare le tipologie di attacco che possono essere utilizzate all’interno del Red Team che si basano sull’ingegneria sociale. Di seguito una serie di attacchi che sfruttano l’ingegneria sociale:
Queste sono solo alcune delle tipologie di attacchi di ingegneria sociale che gli aggressori possono utilizzare per ottenere accesso a informazioni sensibili o compiere azioni dannose.
È importante essere consapevoli di queste minacce e adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere se stessi e le proprie informazioni. La formazione, la consapevolezza e l’adozione di politiche di sicurezza robuste sono fondamentali per mitigare il rischio di cadere vittima di questi attacchi.
Nel contesto della sicurezza informatica, il confronto tra il Red Team e il Blue Team rappresenta un elemento chiave per l’ottimizzazione delle misure di sicurezza. Questi due team operano in modo diametralmente opposto ma complementare, e la loro collaborazione è fondamentale per garantire una solida postura di sicurezza per un’organizzazione.
Il Red Team: Il Red Team – come abbiamo visto – è la componente aggressiva dell’equazione. È composto da specialisti in sicurezza informatica che cercano di penetrare l’ambiente di un’organizzazione utilizzando una vasta gamma di tecniche e tattiche simili a quelle degli hacker reali. Ecco alcune delle principali attività del Red Team.
Il Blue Team: spesso coincidente con il Security Operation Center SOC, rappresenta la difesa dell’organizzazione. È composto da analisti di sicurezza, ingegneri, e altri professionisti che lavorano per proteggere l’ambiente IT. Le principali responsabilità del Blue Team includono:
Il Purple Team: Il Purple Team è una concetto relativamente nuovo che si concentra sulla collaborazione tra il Red Team e il Blue Team. Questi due team si riuniscono costantemente e effettuano brainstorming e analisi per migliorare le proprie attività. Sostanzialmente, nel Purple Team si condividono conoscenze, esperienze e le migliori pratiche generando un ciclo continuo di miglioramento (continuous improvement), che permette di affinare e migliorare le tecniche e tattiche di attacco e di risposta e quindi, migliorare le difese dell’organizzazione
Il Red Team gioca un ruolo vitale nel mondo della sicurezza di una azienda, fungendo da forza antagonista per testare e migliorare le difese di un’organizzazione. Questi esperti di sicurezza, agendo come hacker etici, mettono alla prova i sistemi, le applicazioni e le infrastrutture alla ricerca di vulnerabilità e debolezze.
Le attività del Red Team non si limitano solo a individuare falle di sicurezza, ma spesso includono anche la simulazione di attacchi realistici per valutare la preparazione e la risposta del Blue Team. Questo approccio consente alle organizzazioni di identificare le aree in cui devono concentrare gli sforzi di sicurezza per mitigare le minacce informatiche.
È importante notare che il successo del Red Team dipende dalla collaborazione con il Blue Team. Mentre il Red Team cerca di scoprire vulnerabilità, il Blue Team è responsabile della difesa attiva e della risposta agli incidenti. Insieme, questi due team lavorano in sinergia per rafforzare la sicurezza complessiva dell’organizzazione.
Il Red Team non è una minaccia, ma un alleato nell’incessante lotta contro le minacce informatiche. Le organizzazioni che investono nel Red Teaming dimostrano un impegno per la sicurezza e un desiderio di rimanere un passo avanti rispetto agli attaccanti. In un mondo digitale in cui le minacce continuano a evolversi, il Red Team è uno strumento prezioso per mantenere la sicurezza dei dati e delle risorse informatiche.
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