Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

ChatGPT accusa un uomo di un crimine inesistente e viola il GDPR: il caso esplode in tribunale!

Redazione RHC : 22 Marzo 2025 09:40

Il norvegese Arve Hjalmar Holmen è rimasto scioccato da un messaggio di ChatGPT in cui l’intelligenza artificiale lo accusava ingiustamente di un crimine ai danni dei suoi tre figli. Allo stesso tempo, il testo conteneva informazioni reali sul suo luogo di residenza e sulla sua famiglia, il che aumentava la drammaticità della situazione.

L’incidente è diventato oggetto di reclamo legale — L’organizzazione per i diritti umani noyb ha presentato un reclamo all’autorità norvegese per la protezione dei dati, sostenendo che OpenAI ha violato l’Articolo numero 5 del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

L’obiettivo principale del reclamo è che i dati personali, anche se utilizzati in un modello generativo, debbano essere affidabili. Noyb (European Centre for Digital Rights è un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Vienna, in Austria, fondata nel 2017 con un focus paneuropeo) ha notato che la legge non eccezioni per le reti neurali: un errore nei dati resta una violazione, indipendentemente dai limiti tecnologici. L’organizzazione ritiene che nel caso di Holman, OpenAI abbia mescolato elementi fittizi e autentici, il che aggrava la natura della violazione.

Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)

Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.

La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.

Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Il problema è aggravato dal fatto che l’azienda non offre agli utenti la possibilità di correggere le informazioni false. noyb ha già sottolineato in precedenza che ChatGPT, a differenza dei servizi tradizionali, non consente di modificare informazioni errate. OpenAI ha semplicemente aggiunto un avviso sui possibili errori nell’interfaccia del chatbot, il che, secondo gli avvocati, non esonera l’azienda da ogni responsabilità.

Gli avvocati stanno cercando di ottenere un’ordinanza dall’autorità di regolamentazione norvegese che potrebbe obbligare l’azienda a modificare i suoi algoritmi, limitare il trattamento dei dati personali di Holmen o imporre una multa. Tuttavia, OpenAI potrebbe avere qualche giustificazione: noyb ha riconosciuto che le versioni più recenti di ChatGPT connesse a Internet non generano più informazioni false su Holman. Ciò significa che il problema, almeno a livello di interfaccia utente, è stato risolto.

Tuttavia, il reclamo sottolinea che il collegamento alla conversazione originale è ancora disponibile, il che significa che le informazioni false potrebbero essere state memorizzate nei sistemi di OpenAI e persino utilizzate per addestrare ulteriormente il modello. Ciò, secondo noyb, indica una violazione in corso nonostante gli adeguamenti esterni. Gli avvocati sottolineano che rimuovere l’accesso alle informazioni false non significa interromperne l’elaborazione: le aziende non hanno il diritto di “nascondere” un errore senza eliminarlo dal sistema.

La decisione sul reclamo spetta alle autorità di regolamentazione norvegesi, ma la situazione dimostra già la crescente pressione sugli sviluppatori di intelligenza artificiale affinché elaborino i dati personali in modo accurato e legale. Lo sviluppo di modelli generativi richiede nuovi approcci alla responsabilità e al rispetto dei diritti umani: anche se la bugia proviene da una macchina, qualcuno deve esserne responsabile.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Articoli in evidenza

Bias Cognitivi: Il bug più pericoloso non è nel Software, ma nella nostra Mente!

In un’era dominata dalla tecnologia, dove ogni click, ogni dato, ogni interazione digitale è un potenziale campo di battaglia, la cybersecurity è lo scudo digitale, la fortezza immate...

Il Giallo dell’attacco ad Oracle Cloud continua tra CVE, handle sull’Internet Archive e Meme

La scorsa settimana, un threat actors di nome ‘rose87168’ ha affermato di aver violato i server Oracle Cloud e di aver iniziato a vendere i presunti dati di autenticazione e le password ...

Grave Zero-day rilevato in Chrome! Gli Hacker di stato stanno sfruttando questa falla critica

Recentemente Google ha rilasciato un urgente bug fix relativo ad una nuova vulnerabilità monitorata con il CVE-2025-2783. Si tratta di una grave falla di sicurezza su Chrome Browser che è st...

VMware Tools nel mirino: falla critica espone le macchine virtuali Windows!

VMware Tools for Windows stanno affrontando una vulnerabilità critica di bypass dell’autenticazione. La falla, identificata come CVE-2025-22230, consente ad attori malintenzionati con priv...

Truffa ai danni dell’INPS! Il Tuo Documento è in Vendita nel Dark Web? Siate sempre vigili e attenti!

Il CERT-AgID ha più volte segnalato attività di smishing a tema INPS che continuano a colpire il territorio italiano. L’obiettivo, come già evidenziato, è il furto di c...