Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Catastrofe Cyber in vista? Il nuovo Bug di Progress MOVEit ha un Exploit PoC Online

RHC Dark Lab : 27 Giugno 2024 07:32

Le vulnerabilità rappresentano costantemente un rischio significativo per le aziende e le istituzioni. Molti amministratori di sistema potrebbero ricordare il CVE-2023-34362 dello scorso anno, una vulnerabilità catastrofica in Progress MOVEit Transfer che ha scosso l’industria, colpendo vittime di alto profilo come la BBC e l’FBI.

Dati sensibili sono stati trapelati e distrutti, poiché la banda di ransomware cl0p ha sfruttato vulnerabilità 0day per rubare dati, lasciando infine una scia di caos. Oggi, una nuova minaccia emerge all’orizzonte: la vulnerabilità CVE-2024-5806.

Il passato: CVE-2023-34362

La CVE-2023-34362 (https://nvd.nist.gov/vuln/detail/CVE-2023-34362 ) rappresenta una delle vulnerabilità più critiche che ha colpito Progress MOVEit Transfer, un software ampiamente utilizzato per il trasferimento sicuro dei file. Scoperta e divulgata nel 2023, questa vulnerabilità ha avuto un impatto significativo su diverse organizzazioni di alto profilo, tra cui la BBC e l’FBI. 

Descrizione della Vulnerabilità CVE-2023-34362

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    La CVE-2023-34362 è una vulnerabilità classificata come “Remote Code Execution” (RCE). Questa tipologia di vulnerabilità permette a un attaccante remoto di eseguire codice arbitrario sul sistema bersaglio senza necessità di autenticazione. Nel caso specifico della CVE-2023-34362, la falla risiedeva in una gestione inadeguata delle richieste HTTP da parte del software MOVEit Transfer.

    Meccanismo di Sfruttamento CVE-2023-34362

    La vulnerabilità poteva essere sfruttata inviando richieste HTTP appositamente create al server MOVEit Transfer. Queste richieste malevole erano in grado di bypassare i controlli di sicurezza e di eseguire comandi arbitrari con i privilegi del processo di esecuzione del server. Questo tipo di attacco poteva essere utilizzato per installare malware, rubare dati, o compromettere ulteriormente la rete interna dell’organizzazione.

    Impatto e Danni Causati CVE-2023-34362

    L’impatto della CVE-2023-34362 è stato devastante. La vulnerabilità è stata sfruttata dalla gang di ransomware cl0p, che ha utilizzato questa falla per condurre attacchi su vasta scala. Le conseguenze degli attacchi includevano:

    1. Furto di Dati Sensibili: Dati altamente sensibili e riservati sono stati sottratti da numerose organizzazioni, tra cui la BBC e l’FBI.
    2. Distruzione di Dati: Alcuni dati compromessi sono stati distrutti, causando perdite significative.
    3. Interruzione dei Servizi: Le operazioni di molte organizzazioni sono state interrotte, causando disservizi e perdite economiche.

    Un nuovo bug di sicurezza su Progress MOVEit Transfer

    Recentemente, è stata identificata una nuova vulnerabilità in Progress MOVEit Transfer, classificata come CVE-2024-5806. Questa vulnerabilità è stata etichettata come una debolezza di ‘improper authentication’ (CWE-287).

    Si tratta di un problema che consente agli attaccanti di aggirare i meccanismi di autenticazione e ottenere accesso non autorizzato ai dati sensibili. Questo tipo di vulnerabilità è particolarmente preoccupante poiché può essere sfruttata per compromettere gravemente la sicurezza dei dati.

    Maggiori dettagli: https://nvd.nist.gov/vuln/detail/CVE-2024-5806

    La Disponibilità di un Proof of Concept (POC) per l’Exploit

    Ad aggravare ulteriormente la situazione, è emerso un Exploit Proof of Concept (POC) per il CVE-2024-5806. La disponibilità di un POC significa che gli attaccanti hanno a disposizione un esempio funzionante di come sfruttare la vulnerabilità, aumentando il rischio di attacchi reali. 

    Il POC può essere utilizzato come base per sviluppare strumenti di attacco più sofisticati e mirati, rendendo la vulnerabilità una minaccia imminente.

    Il Rischio di un Nuovo Attacco da Parte di cl0p

    Considerando la storia recente, una domanda sorge spontanea: l’attore ransomware cl0p sfrutterà nuovamente questa vulnerabilità?

    La gang cl0p, nota per aver utilizzato la vulnerabilità CVE-2023-34362 per attacchi devastanti, potrebbe vedere nella CVE-2024-5806 una nuova opportunità.

    Con la loro comprovata esperienza e la disponibilità di un POC, c’è un rischio elevato che cl0p o gruppi simili possano tentare di sfruttare questa nuova falla di sicurezza.

    La ransomware gang cl0p

    Cl0p è una delle gang di ransomware più temute e sofisticate nel panorama della sicurezza informatica. Questo gruppo criminale è noto per aver condotto attacchi devastanti contro numerose organizzazioni di alto profilo utilizzando tecniche avanzate e vulnerabilità critiche, come la CVE-2023-34362 in Progress MOVEit Transfer.

    Cl0p ransomware è ampiamente ritenuto avere origini in Russia o nei paesi dell’ex Unione Sovietica. Le prove indicano che i membri del gruppo parlano russo e operano in fusi orari compatibili con questa regione. Tuttavia, come per molte attività cybercriminali, l’esatta localizzazione geografica dei membri del gruppo può essere difficile da determinare con certezza.

    Tecniche, Tattiche e Procedure (TTPs)

    Cl0p ransomware gang utilizza un insieme di tecniche, tattiche e procedure altamente sofisticate per condurre i propri attacchi.

    Di seguito le principali TTPs associate al gruppo:

    1. Exploiting Zero-Day Vulnerabilities: Cl0p è noto per sfruttare vulnerabilità non ancora pubblicamente divulgate (zero-day) per penetrare nei sistemi delle vittime. Un esempio rilevante è la CVE-2023-34362 in Progress MOVEit Transfer.
    2. Phishing e Spear-Phishing: Utilizzano campagne di phishing mirate per ottenere accesso iniziale ai sistemi, spesso inviando email che appaiono legittime ma contengono link o allegati malevoli.
    3. Lateral Movement: Una volta ottenuto l’accesso a una rete, Cl0p si sposta lateralmente per compromettere ulteriori sistemi, utilizzando strumenti come Mimikatz per estrarre credenziali e guadagnare accesso privilegiato.
    4. Data Exfiltration: Prima di criptare i dati, il gruppo esfiltra informazioni sensibili, che utilizza come leva per estorcere ulteriori pagamenti minacciando di pubblicare i dati rubati.
    5. Double Extortion: Cl0p pratica l’estorsione doppia, richiedendo un riscatto sia per decriptare i file sia per evitare la pubblicazione dei dati esfiltrati.
    6. Ransomware Deployment: Infine, Cl0p distribuisce il ransomware attraverso la rete compromessa, cifrando i file e rendendoli inaccessibili fino al pagamento del riscatto.

    Conclusione

    La scoperta della vulnerabilità CVE-2024-5806 in Progress MOVEit Transfer rappresenta un serio rischio per la sicurezza delle informazioni aziendali. La presenza di un POC per l’exploit aumenta ulteriormente la minaccia, rendendo cruciale per le organizzazioni adottare misure preventive immediate. La possibilità che il gruppo ransomware cl0p sfrutti questa nuova vulnerabilità non può essere esclusa, rendendo ancora più importante la vigilanza e la preparazione. La sicurezza informatica è una battaglia continua, e solo attraverso la prevenzione e la risposta rapida le aziende possono proteggere i loro asset più preziosi: i dati.

     

    RHC Dark Lab
    RHC Dark Lab è un gruppo di esperti della community di Red Hot Cyber dedicato alla Cyber Threat Intelligence guidato da Pietro Melillo. Partecipano al collettivo, Sandro Sana, Alessio Stefan, Raffaela Crisci, Vincenzo Di Lello, Edoardo Faccioli e altri membri che vogliono rimanere anonimi. La loro missione è diffondere la conoscenza sulle minacce informatiche per migliorare la consapevolezza e le difese digitali del paese, coinvolgendo non solo gli specialisti del settore ma anche le persone comuni. L'obiettivo è diffondere i concetti di Cyber Threat Intelligence per anticipare le minacce.

    Articoli in evidenza

    DarkLab intervista HellCat Ransomware! La chiave è “assicurarsi che tutti comprendano la cybersecurity”

    Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’...

    X/Twitter nel Caos! Un Threat Actors pubblica 2.8 Miliardi di Account Compromessi

    Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...

    Signal è abbastanza sicuro per la CIA e per il CISA. Lo è anche per te?

    Quando Jeffrey Goldberg dell’Atlantic ha fatto trapelare accidentalmente un messaggio di gruppo privato di alti funzionari statunitensi su un possibile attacco contro gli Houthi nello Yemen, ha...

    Addio alle password! La rivoluzione della sicurezza informatica è già iniziata

    Ogni mese diventa sempre più evidente: le password non funzionano più. Gli hacker hanno imparato a eludere anche la protezione a due fattori sfruttando sessioni rubate e milioni di dati comp...

    Alla scoperta della Pseudonimizzazione: Tra definizione e valore giuridico

    La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...