Redazione RHC : 29 Marzo 2025 15:46
Gli scienziati del Korea Institute of Science and Technology di Daegu hanno creato una batteria nucleare compatta in grado di generare elettricità per decenni senza i rischi solitamente associati alla radioattività.
Il nuovo dispositivo è una cella a colorante beta-voltaico alimentata dal carbonio-14, un isotopo radioattivo che emette particelle beta. Queste particelle, essenzialmente elettroni ad alta energia, colpiscono un semiconduttore di biossido di titanio rivestito con un colorante a base di rutenio, facendone uscire gli elettroni e creando una corrente elettrica.
L’emivita del carbonio-14 è di circa 5.730 anni, il che consente teoricamente alla batteria di conservare metà della sua capacità iniziale dopo migliaia di anni. Ma nella pratica la produzione diminuisce molto più rapidamente: i materiali sono ancora soggetti a distruzione. Tuttavia, il potenziale della tecnologia è impressionante. Il prototipo attuale fornisce 20,75 nanowatt per centimetro quadrato per millicurie con un’efficienza del 2,86%. In parole povere, questa batteria delle dimensioni di un’aspirina fornisce circa lo 0,4% della potenza necessaria per far funzionare una calcolatrice tascabile. Per funzionare, sarebbero necessari altri 240 elementi circa.
Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)
Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà
la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.
La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.
Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Sebbene la sua potenza sia modesta, è sufficiente ad alimentare dispositivi medici impiantabili come pacemaker o sensori per la raccolta di dati ambientali. La tecnologia può essere utilizzata anche per alimentare tag RFID, microcircuiti e caricare condensatori in dispositivi che richiedono un impulso energetico breve ma potente. Questa direzione è promettente per l’elettronica ad altissima efficienza energetica, ma è ancora nelle prime fasi di sviluppo.
Il vantaggio principale è la sicurezza. Contrariamente a quanto si pensa comunemente del termine “nucleare“, il dispositivo non richiede una protezione complessa. Le particelle beta del carbonio-14 sono deboli e si trovano ovunque, anche nel corpo umano. Per la schermatura è sufficiente uno strato sottile di alluminio. La batteria è completamente solida, priva di materiali infiammabili e, in termini di sicurezza, può addirittura superare le batterie agli ioni di litio, soggette a surriscaldamento ed esplosioni.
In generale, l’idea delle batterie nucleari non è nuova. I primi dispositivi di questo tipo apparvero negli anni ’50, quando negli USA venne sviluppato un elemento basato sullo stronzio-90. Successivamente, negli anni ’60, i generatori termoelettrici a radioisotopi con plutonio-238 iniziarono a essere utilizzati nelle missioni spaziali. Uno dei primi esempi fu il satellite Transit 4A, utilizzato in uno dei primi sistemi di navigazione satellitare, il predecessore del GPS.
Negli ultimi anni l’interesse per le batterie nucleari è tornato a crescere. Ad esempio, Betavolt ha introdotto una batteria da 3 volt con nichel-63 e un semiconduttore al diamante, progettata per durare 50 anni. E Arkenlight sta sviluppando batterie basate sui diamanti al carbonio-14. Sebbene i principi rimangano gli stessi, i progressi nei materiali e nella sicurezza stanno avvicinando la tecnologia all’uso nel mondo reale, senza la necessità di costruire reattori nucleari.
La Cina introdurrà corsi di intelligenza artificiale per gli studenti delle scuole primarie e secondarie questo autunno. L’iniziativa prevede che i bambini a partire dai sei anni imparino ...
L’imageboard di 4chan è praticamente inattivo da lunedì sera (14 aprile), apparentemente a causa di un attacco hacker. I membri dell’imageboard Soyjak party (noto anche semplic...
Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamen...
Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava ...
Il 16 aprile 2025, Spotify ha subito un’interruzione del servizio che ha colpito numerosi utenti in Italia e nel mondo. A partire dalle ore 14:00, migliaia di segnalazioni sono state re...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006