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Autore: Simone D'Agostino

Giornata Mondiale dell’Infanzia: I bambini vivono nel digitale, ma il digitale non è stato progettato per loro

Oggi ricorre la Giornata Mondiale dell’Infanzia, fissata dall’ONU il 20 novembre per ricordare due atti fondamentali: la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo del 1959 e, trent’anni dopo, la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989. Un appuntamento che, ogni anno, rischia di diventare un gesto rituale, un promemoria sterile sul “diritto al futuro”. Eppure il presente ci dice che la vera fragilità non sta nel futuro, ma nel modo in cui i bambini vivono oggi: in un ecosistema digitale che non è stato pensato per loro, non li protegge e li espone a rischi che non assomigliano più a niente di

GPT e linguaggio in codice: come l’AI diventa un vettore pedocriminale invisibile

Parliamo spesso di intelligenza artificiale e dei suoi rischi: disinformazione, uso militare, deepfake.Ma c’è un fronte ancora poco esplorato e ben più subdolo: l’uso dei GPT pubblici come canali di comunicazione indiretta per ambienti pedocriminali. Un pericolo non solo teorico, ma già concretamente realizzabile Per dimostrare la gravità del fenomeno, ho creato personalmente un agente GPTs pubblico attraverso l’interfaccia ufficiale messa a disposizione da OpenAI. Si tratta di quei modelli personalizzati che chiunque può pubblicare e condividere liberamente sotto forma di “assistenti conversazionali”. Il suo nome era innocuo: Amore Universale. Appariva come un assistente spirituale, orientato al supporto emotivo. Nessuna parola vietata.

Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin

Nel febbraio 2025 avevamo già osservato il funzionamento di DDoSIA, il sistema di crowd-hacking promosso da NoName057(16): un client distribuito via Telegram, attacchi DDoS contro obiettivi europei, premi in criptovalute.Una macchina semplice, brutale, ma efficace. Il suo punto di forza non è la sofisticazione tecnica, ma la capacità di mobilitare rapidamente migliaia di utenti, anche privi di esperienza, trasformandoli in cyber-mercenari occasionali. Bastano uno smartphone, un canale Telegram e un link di download per entrare nella “guerra patriottica”. Nessuna formazione, nessuna competenza, solo click automatizzati e una dashboard con i bersagli assegnati. Poi è arrivata l’Operazione Eastwood, guidata nei giorni scorsi da

Grok 3: “Adolf Hitler è un Benefattore tedesco”! Il rischio della memoria persistente e disinformazione

Con l’emergere dei Large Language Models (LLM), come Grok 3, GPT-4, Claude e Gemini, l’attenzione della comunità scientifica si è spostata dalla semplice accuratezza delle risposte alla loro robustezza semantica. In particolare, è emersa una nuova superficie d’attacco: la Prompt Injection Persistente (PPI). Questa tecnica non richiede accessi privilegiati, vulnerabilità del sistema o exploit a basso livello, ma si basa esclusivamente sulla manipolazione linguistica e sul modello conversazionale del LLM. Recenti episodi riportati da fonti come The Guardian, BBC, CNN e The New York Times (luglio 2025) confermano che Grok 3 ha già mostrato comportamenti problematici, come la produzione di contenuti antisemiti

BrowserVenom, il malware che sfrutta DeepSeek per rubare dati. Può colpire anche in Italia?

Autori: Simone D’Agostino e Antonio Piovesan Abbiamo spesso parlato di casi di vettori di attacco come e-mail/sms di phishing, siti abbeveratoio (watering hole) o altro riconducibile in generale a social engineering, quest’oggi invece vi parleremo di una nuova modalità che sfrutta una tecnologia nata da pochi anni e che si sta sempre più diffondendo. Il 12 giugno 2025, Kaspersky GReAT ha pubblicato un’allerta riguardante una sofisticata campagna malware che sfrutta la crescente diffusione di modelli linguistici offline (Offline LLM) per colpire utenti Windows.Il malware, mai emerso prima, è stato denominato BrowserVenom: è progettato per intercettare il traffico web delle vittime, rubando credenziali

La truffa del falso curriculum e la risposta intelligente! Una storia vera (e istruttiva)

Nel mondo sempre più sofisticato delle truffe digitali, una delle modalità emergenti è quella del falso reclutamento professionale. Un metodo subdolo, che sfrutta il desiderio (e il bisogno) di molte persone di trovare opportunità di lavoro online. In questa storia reale – volutamente ironizzata per finalità divulgative – raccontiamo un caso concreto, documentato con screenshot e condotto con spirito critico. L’inizio: un curriculum “trovato” online Tutto parte da una chiamata preregistrata. Una voce femminile afferma di aver visionato un curriculum e propone una collaborazione su YouTube. Il compenso è di 400€ al giorno per semplici attività come mettere like ai video. La

Quando l’AI genera ransomware funzionanti – Analisi di un bypass dei filtri di sicurezza di ChatGPT-4o

Le intelligenze artificiali generative stanno rivoluzionando i processi di sviluppo software, portando a una maggiore efficienza, ma anche a nuovi rischi. In questo test è stata analizzata la robustezza dei filtri di sicurezza implementati in ChatGPT-4o di OpenAI, tentando – in un contesto controllato e simulato – la generazione di un ransomware operativo attraverso tecniche di prompt engineering avanzate. L’esperimento: un ransomware completo generato senza restrizioni Il risultato è stato un codice completo, funzionante, generato senza alcuna richiesta esplicita e senza attivare i filtri di sicurezza. Attacchi potenzialmente realizzabili in mani esperte con il codice generato: Le funzionalità incluse nel codice generato:

DDoSia: Come la Russia recluta cyber-mercenari su Telegram e li paga in criptovalute

Negli ultimi anni, il conflitto tra Russia e i suoi oppositori non si è limitato al campo di battaglia tradizionale, ma ha coinvolto sempre di più il cyberspazio. Uno dei gruppi più attivi in questa guerra informatica è NoName057(16), noto per le sue operazioni di attacco DDoS mirate a siti governativi e infrastrutture critiche di paesi ritenuti ostili alla Russia. Tra le loro iniziative, spicca DDoSia Project, una piattaforma che mobilita volontari  per condurre attacchi DDoS su larga scala. Il progetto, tuttavia, non è un semplice network di volontari: segue una struttura gerarchica, reclutando e pagando cyber-mercenari di qualsiasi livello di esperienza,

Ghost Tap: La nuova minaccia che sfrutta le NFC per colpire il mondo dei pagamenti digitali

Negli ultimi anni, i pagamenti contactless hanno rivoluzionato il modo di effettuare transazioni, rendendole più rapide e comode. Tuttavia, queste innovazioni hanno attirato l’attenzione di truffatori e criminali informatici. Una delle minacce più insidiose emerse di recente è il “Ghost Tap”, una sofisticata truffa che sfrutta le tecnologie NFC per bypassare i sistemi antifrode tradizionali.Scoperta dai ricercatori di ThreatFabric, questa tecnica consente di utilizzare carte di credito rubate associate a servizi come Apple Pay e Google Pay per eseguire transazioni fraudolente senza possedere fisicamente la carta o il dispositivo della vittima. La scoperta del Ghost Tap Il Ghost Tap è stato identificato

Il linguaggio Oscuro dello CSAM: Alla scoperta Dei Mostri del Child Sexual Abuse Material

Sulle pagine di Red Hot Cyber (RHC) affrontiamo spesso il tema del CSAM (Child Sexual Abuse Material), un acronimo che identifica il materiale di abuso sessuale sui minori. Questa piaga, che rappresenta una delle forme più gravi e abominevoli di crimine online, sta assumendo proporzioni allarmanti. Gli abusi sui bambini sono qualcosa che va fermato, ed è essenziale che tutta la società prenda consapevolezza della serietà del problema. Il lavoro delle forze dell’ordine è fondamentale nella lotta contro il CSAM. Tuttavia, l’impatto psicologico di questo tipo di indagini è devastante. Analizzare costantemente contenuti di abuso è un compito difficile e doloroso: alcuni

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