Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Attacco spray password: Cisco mette in guardia contro la botnet Brutus!

Redazione RHC : 30 Marzo 2024 20:26

Cisco ha pubblicato una serie di linee guida e messo in guardia i clienti sugli attacchi di spraying password che prendono di mira i servizi RAVPN (Remote Access VPN) configurati sui dispositivi Cisco Secure Firewall. A quanto pare, questa attività è associata alla botnet Brutus.

Cisco afferma che gli attacchi sembrano prendere di mira altri servizi VPN e fanno parte degli sforzi di intelligence da parte di aggressori sconosciuti.

Negli attacchi password spraying, gli hacker tentano di inserire la stessa password in più account nel tentativo di accedere a un sistema. Le linee guida Cisco elencano gli indicatori di compromissione (IoC) per questa attività che possono aiutarti a rilevare e bloccare gli attacchi. Ciò include, ad esempio, l’impossibilità di stabilire una connessione VPN utilizzando Cisco Secure Client (AnyConnect) quando è abilitata la posizione del firewall (HostScan).

Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)

Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.

La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.

Per ulteriori informazioni, scrivi a redazione@redhotcyber.com oppure su Whatsapp al 379 163 8765


Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Un altro segno di attività dannosa è un numero insolitamente elevato di richieste di autenticazione registrate nei log di sistema. Altri consigli Cisco per la protezione da questi attacchi includono:

  • abilitare la registrazione su un server syslog remoto per migliorare l’analisi e tenere traccia delle relazioni tra gli incidenti;
  • utilizzare TCP shun per bloccare manualmente indirizzi IP dannosi;
  • impostare un ACL per filtrare gli indirizzi IP pubblici non autorizzati quando si avviano sessioni VPN;
  • utilizzare l’autenticazione basata su certificato per RAVPN, che è un metodo più sicuro rispetto alle normali credenziali.

Lo specialista in sicurezza informatica Aaron Martin ritiene che questa attività e gli avvisi di Cisco siano molto probabilmente collegati a una nuova botnet, che il ricercatore ha chiamato Brutus.

Oggi Martin ha pubblicato un rapporto su Brutus, in cui descrive i metodi di attacco che lui e il suo collega Chris Grube hanno osservato dal 15 marzo 2024. Il rapporto rileva che la botnet attualmente utilizza circa 20.000 indirizzi IP in tutto il mondo, coprendo infrastrutture che vanno dai servizi cloud agli indirizzi IP residenziali.

Inizialmente gli attacchi botnet erano mirati alle soluzioni SSLVPN di Fortinet, Palo Alto, SonicWall e Cisco, ma ora si sono diffusi anche alle applicazioni web che utilizzano Active Directory per l’autenticazione.

Brutus è noto per cambiare gli indirizzi IP ogni sei tentativi per evitare il rilevamento e il blocco e utilizza anche nomi utente molto specifici che non si trovano nei dump di dati disponibili pubblicamente.

L’uso di nomi utente insoliti porta i ricercatori a ipotizzare che questi dati potrebbero essere stati ottenuti attraverso una sorta di vulnerabilità zero-day o attraverso una violazione dei dati di cui nessuno è ancora a conoscenza.

Non è chiaro chi ci sia dietro questi attacchi, ma Martin ha notato che un paio di indirizzi IP rilevati sono associati al gruppo di hacking di lingua russa APT29 (aka Midnight Blizzard, Nobelium e Cozy Bear).

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Articoli in evidenza

Vuoi un Passaporto o una Patente Auto Nuova? Nessun problema, c’è ChatGPT-4o!

Nel mondo della cybersecurity, ogni innovazione tecnologica porta con sé nuove opportunità… e gli hacker criminali sono subito pronti a trarne un loro vantaggio. pertanto ogni nuova t...

Emergenza Ivanti: scoperta vulnerabilità critica sfruttata da APT collegati con la Cina

E’ stata pubblicata da Ivanti una vulnerabilità critica, che interessa i suoi prodotti Connect Secure, Pulse Connect Secure, Ivanti Policy Secure e ZTA Gateway monitorata con il codice CVE...

CVE-2025-30065: la Vulnerabilità Critica RCE di Apache Parquet che Minaccia l’Ecosistema Big Data

Di vulnerabilità con CVSS di gravità 10 se ne vedono pochissime (per fortuna), ma questa volta siamo di fronte ad una gravissima falla di sicurezza che minaccia Apache Parquet. Si tratta di ...

Buon Compleanno Errore 404, 35 anni e non sentirli. Viva gli errori e i posti mai trovati!

I fallimenti fanno parte della nostra vita, quanti di noi ne ha avuti e quanti ne continueremo avere? Oggi parliamo di un codice, un codice semplice snello e schietto, il codice 404. Scopriremo che no...

Verso il GDPR 2.0 a favore del settore tech e delle PMI, ma a quale costo?

La notizia è stata anticipata da politico.eu: a partire da maggio 2025, la Commissione von der Leyen revisionerà il GDPR introducendo semplificazioni. Certo, non sarebbe male pubblicare prim...