
È stata scoperta una campagna di phishing su larga scala che sfrutta lo strumento basato su cloud per la creazione di presentazioni online Microsoft Sway. Gli aggressori utilizzano Microsoft Sway per ospitare le proprie pagine di destinazione per ottenere con l’inganno le credenziali degli utenti di Microsoft 365.
L’attacco del luglio 2024 è stato portato all’attenzione di Netskope Threat Labs, che ha scoperto un forte aumento (2000 volte) dei numero di attacchi che utilizzavano Microsoft Sway per ospitare pagine di phishing.
Questo aumento è in netto contrasto con l’attività minima osservata nella prima metà dell’anno, il che significa che la portata della campagna rilevata è ampia.

Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Gli obiettivi principali degli attacchi erano utenti provenienti dall’Asia e dal Nord America, che lavoravano principalmente nei settori tecnologico, manifatturiero e finanziario.
L’attacco è iniziato con e-mail che reindirizzavano le potenziali vittime a pagine di destinazione di phishing ospitate sul dominio sway.cloud.microsoft. Queste pagine di destinazione chiedevano agli utenti di scansionare i codici QR, che li inviavano ad altri siti dannosi.

I ricercatori spiegano che gli aggressori spesso abusano dei codici QR, poiché i dispositivi mobili sono generalmente meno sicuri dei desktop, il che aumenta la probabilità di aggirare i meccanismi di sicurezza e consentire alla vittima di essere attirata su un sito di phishing.
“Poiché l’URL è incorporato nell’immagine stessa, ignora gli scanner di posta elettronica che possono scansionare solo il contenuto di testo. Inoltre, quando a un utente viene inviato un codice QR, può utilizzare un altro dispositivo, come un telefono cellulare, per scansionarlo”, spiega Netskope Threat Labs. “Poiché le misure di sicurezza sui dispositivi mobili, in particolare sugli smartphone personali, in genere non sono così rigorose come quelle sui laptop e sui computer desktop, le vittime spesso rimangono più vulnerabili”.
È stato osservato che gli aggressori hanno utilizzato diverse tecniche per aumentare l’efficacia della loro campagna. Ad esempio, il cosiddetto “clear phishing”: gli hacker hanno rubato credenziali e codici di autenticazione a più fattori e li hanno utilizzati per accedere agli account Microsoft, mostrando alle vittime una pagina di accesso legittima.
Hanno anche abusato dello strumento Turnstile di Cloudflare, progettato per proteggere i siti dai bot, per nascondere il contenuto di phishing delle loro pagine di destinazione ai crawler statici. Ciò ha contribuito a mantenere in regola il dominio di phishing ed evitare di essere bloccato da soluzioni come Navigazione sicura di Google.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Pier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…

Quando si parla di sicurezza informatica, non si può mai essere troppo prudenti. Inoltre quando si parla di backdoor (o di presunte tali), la domanda che segue è: chi l’ha inserita? Era per scopo di…

Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…

L’analisi che segue esamina il vettore di attacco relativo alla CVE-2025-47761, una vulnerabilità individuata nel driver kernel Fortips_74.sys utilizzato da FortiClient VPN per Windows. Il cuore della problematica risiede in una IOCTL mal gestita che…

Una vulnerabilità critica è stata individuata in MongoDB, tra le piattaforme di database NoSQL più utilizzate a livello globale. Questa falla di sicurezza, monitorata con il codice CVE-2025-14847, permette agli aggressori di estrarre dati sensibili…