Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Attacco alla supply-chain: come gli sviluppatori Python sono stati ingannati da un clone dannoso di Colorama

Sandro Sana : 26 Marzo 2024 18:12

Gli sviluppatori Python sono tra i più richiesti e apprezzati nel mondo del software, grazie alla versatilità e alla semplicità del linguaggio. Tuttavia, proprio questa popolarità li rende un bersaglio appetibile per i criminali informatici, che cercano di sfruttare le vulnerabilità della catena di approvvigionamento software per diffondere malware e rubare informazioni sensibili.

La catena di approvvigionamento software è l’insieme dei processi e degli strumenti che consentono di creare, distribuire e mantenere il software. Essa comprende, tra le altre cose, i pacchetti, ovvero le librerie e i moduli che gli sviluppatori usano per aggiungere funzionalità ai loro progetti. I pacchetti sono spesso ospitati su piattaforme online, come PyPI per Python, che ne facilitano il download e l’installazione.

Tuttavia, queste piattaforme possono essere vulnerabili a diversi tipi di attacchi, come il typosquatting, il compromesso di account, la sostituzione di pacchetti e la modifica di dipendenze.

Schema di attacco (Fonte Checkmarx)

L’attacco

Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)

Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.

La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.

Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Uno degli attacchi più sofisticati e pericolosi alla catena di approvvigionamento software è stato rivelato dai ricercatori di Checkmarx, una società specializzata nella sicurezza del software. L’attacco, iniziato nel novembre del 2022, ha colpito i principali sviluppatori Python, sfruttando un clone dannoso di uno strumento molto popolare, Colorama. Colorama è un’utilità che consente l’uso di caratteri di escape ANSI in Windows, per colorare e formattare il testo nella console.

Questo strumento viene scaricato più di 150 milioni di volte ogni mese e ha più di 500 dipendenze dirette e indirette. I malintenzionati hanno clonato lo strumento, inserendo al suo interno codice dannoso, e hanno distribuito la versione dannosa su un dominio speculativo, colorama-0.4.5.com, usando il typosquatting. Il typosquatting è una tecnica che consiste nel registrare domini simili a quelli legittimi, sfruttando errori di battitura o differenze ortografiche, per ingannare gli utenti e indurli a visitare siti malevoli.

Per promuovere il pacchetto con il malware, i criminali informatici hanno creato repository dannosi con i loro account e hanno violato l’account GitHub “editor-syntax”, associato alla piattaforma Top.gg per Discord, che conta più di 170.000 membri. Utilizzando questo account compromesso, i malintenzionati hanno effettuato un commit dannoso nel repository top-gg/python-sdk, aggiungendo istruzioni per scaricare il clone dannoso di Colorama e hanno contrassegnato i repository dannosi su GitHub per aumentarne la visibilità. I ricercatori ipotizzano che l’account sia stato compromesso tramite cookie rubati, consentendo di aggirare l’autenticazione e compiere azioni dannose. Per mascherare la loro attività nei repository dannosi, i malintenzionati hanno aggiunto diversi file, inclusi file legittimi e file che contenevano un collegamento al pacchetto Colorama clonato, per farli sembrare legittimi.

Manipolando il processo di installazione del pacchetto e sfruttando la fiducia degli utenti nell’ecosistema dei pacchetti Python, i criminali hanno garantito che il pacchetto dannoso Colorama fosse installato ogni volta che una dipendenza dannosa veniva specificata nei requisiti del progetto. Un aspetto significativo è che il codice dannoso è stato nascosto in Colorama utilizzando una serie di spazi, facendo sì che il frammento si estendesse oltre lo schermo e diventasse invisibile durante una rapida revisione dei file sorgente.

Dopo l’esecuzione del codice dannoso, il processo di infezione attua diversi passaggi aggiuntivi, tra cui il download e l’esecuzione di ulteriore codice Python, il recupero delle librerie necessarie e la configurazione della persistenza.

Le conseguenze

L’obiettivo del malware inserito nel clone dannoso di Colorama era quello di rubare informazioni dagli sviluppatori Python, come le credenziali di accesso a vari servizi online, i cookie del browser, i token di autenticazione, le chiavi SSH e i dati sensibili presenti nei file di configurazione. Il malware era in grado di comunicare con un server di comando e controllo, inviando le informazioni rubate e ricevendo istruzioni.

Inoltre, il malware era in grado di eseguire codice arbitrario sulle macchine infette, aprendo la possibilità a ulteriori attacchi, come il ransomware, il cryptojacking o il furto di identità. I ricercatori di Checkmarx hanno stimato che almeno 10.000 sviluppatori Python siano stati infettati dal malware, con un potenziale impatto su milioni di utenti finali dei software creati dagli sviluppatori.

L’attacco è stato segnalato alle autorità competenti e ai responsabili delle piattaforme coinvolte, che hanno provveduto a rimuovere i repository e i pacchetti dannosi e a bloccare gli account compromessi. Tuttavia, il rischio di nuovi attacchi alla catena di approvvigionamento software rimane elevato, vista la complessità e la varietà degli strumenti e dei processi coinvolti.

Le raccomandazioni

Per prevenire e mitigare gli attacchi alla catena di approvvigionamento software, gli sviluppatori Python devono adottare alcune buone pratiche, come:

  • Verificare sempre la fonte e l’affidabilità dei pacchetti che si intendono scaricare e installare, controllando il nome, il dominio, la reputazione e le recensioni.
  • Usare strumenti di sicurezza, come antivirus, firewall e scanner di vulnerabilità, per proteggere le proprie macchine e i propri progetti.
  • Aggiornare regolarmente i pacchetti e i software usati, per correggere eventuali bug o falle di sicurezza.
  • Usare l’autenticazione a due fattori e password robuste per i propri account online, e cambiare spesso le credenziali di accesso.
  • Monitorare e analizzare il traffico di rete e le attività sospette sulle proprie macchine, per individuare e bloccare eventuali tentativi di intrusione o di furto di informazioni.

Sandro Sana
Membro del gruppo di Red Hot Cyber Dark Lab e direttore del Red Hot Cyber PodCast. Si occupa d'Information Technology dal 1990 e di Cybersecurity dal 2014 (CEH - CIH - CISSP - CSIRT Manager - CTI Expert), relatore a SMAU 2017 e SMAU 2018, docente SMAU Academy & ITS, membro ISACA.
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

DarkLab intervista HellCat Ransomware! La chiave è “assicurarsi che tutti comprendano la cybersecurity”

Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’...

X/Twitter nel Caos! Un Threat Actors pubblica 2.8 Miliardi di Account Compromessi

Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...

Signal è abbastanza sicuro per la CIA e per il CISA. Lo è anche per te?

Quando Jeffrey Goldberg dell’Atlantic ha fatto trapelare accidentalmente un messaggio di gruppo privato di alti funzionari statunitensi su un possibile attacco contro gli Houthi nello Yemen, ha...

Addio alle password! La rivoluzione della sicurezza informatica è già iniziata

Ogni mese diventa sempre più evidente: le password non funzionano più. Gli hacker hanno imparato a eludere anche la protezione a due fattori sfruttando sessioni rubate e milioni di dati comp...

Alla scoperta della Pseudonimizzazione: Tra definizione e valore giuridico

La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...