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Arrestato l’hacker 17enne per aver effettuato l’attacco informatico alla metropolitana di Londra

Redazione RHC : 14 Settembre 2024 11:56

La National Crime Agency del Regno Unito ha annunciato l’arresto di un adolescente di 17 anni sospettato di coinvolgimento in un attacco al Transport for London, il servizio municipale che coordina il lavoro di metropolitana, metropolitana leggera, metropolitana, tram e si occupa anche di la concessione di licenze per i taxi urbani e il trasporto pubblico acquatico.

Le autorità affermano che l’adolescente, il cui nome non è stato rilasciato, è stato arrestato con l’accusa di reati ai sensi del Computer Misuse Act in relazione all’attacco, avvenuto a Transport for London il 1 settembre 2024.

Si sa che il sospettato è stato ora interrogato e rilasciato su cauzione.

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    Il 1° settembre di quest’anno, i rappresentanti di Transport for London hanno riferito che il servizio aveva subito un attacco informatico, che li ha costretti a chiudere o limitare l’accesso a diversi sistemi IT per impedire la diffusione della minaccia.

    Sebbene l’attacco non abbia avuto alcun impatto sulle operazioni di trasporto pubblico di Londra, ha interessato i sistemi interni di Transport for London utilizzati dal personale, nonché vari servizi di assistenza clienti online. L’incidente ha portato anche a interruzioni del servizio Dial-a-Ride, che fornisce il trasporto alle persone con disabilità.

    I trasporti per i sistemi di Londra non si sono ancora completamente ripresi. Pertanto, i dipendenti continuano a dover affrontare interruzioni nel funzionamento di vari sistemi, ad esempio non possono rispondere alle richieste dei clienti inviate tramite moduli online, emettere rimborsi per viaggi pagati tramite metodi contactless e così via.

    Sebbene inizialmente fosse stato riferito che durante l’attacco non erano stati rubati dati dei clienti, questa settimana Transport for London ha dichiarato che si era verificata una violazione. In seguito all’hacking sono stati rubati nomi, informazioni di contatto, indirizzi e-mail e indirizzi di casa dei clienti. È emerso inoltre che gli aggressori sono riusciti ad accedere ai dati di rimborso della carta Oyster e alle informazioni sui conti bancari di circa 5.000 clienti.

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