Sandro Sana : 29 Novembre 2024 04:27
28 novembre 2024
Il Wirral University Teaching Hospital (WUTH), una delle principali strutture sanitarie nel Regno Unito, è stato vittima di un grave attacco informatico che ha paralizzato i suoi sistemi IT, costringendo l’ospedale a rimandare molte procedure non urgenti. In un comunicato ufficiale, l’ente sanitario ha confermato che l’incidente ha avuto un impatto significativo sulla capacità operativa e che si stanno adottando misure per proteggere i dati dei pazienti e ristabilire i servizi essenziali.
L’attacco ha colpito non solo i sistemi clinici, ma anche le infrastrutture amministrative, ostacolando il lavoro del personale e complicando la comunicazione con i pazienti. Al momento, non è stato reso noto se i dati sensibili siano stati esfiltrati o compromessi, ma l’entità del danno sottolinea la vulnerabilità delle infrastrutture sanitarie nel contesto delle moderne minacce cibernetiche.
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La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce.
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Gli attacchi informatici nel settore sanitario non sono un fenomeno nuovo, ma la loro frequenza e gravità stanno crescendo esponenzialmente. Secondo dati recenti, il 34% degli attacchi ransomware a livello globale prende di mira strutture sanitarie, con conseguenze devastanti in termini di costi, interruzioni del servizio e rischi per i pazienti. Il caso del WUTH evidenzia due problematiche principali:
Questo attacco arriva in un momento critico in cui molte nazioni stanno recependo normative europee come la Direttiva NIS2 (Norme sulla Sicurezza delle Reti e dei Sistemi Informativi), che impone misure più rigorose per proteggere le infrastrutture critiche. Tuttavia, come dimostra il caso del WUTH, il semplice rispetto di queste normative potrebbe non essere sufficiente se non accompagnato da un cambiamento culturale e operativo.
Inoltre, gli hacker sembrano preferire il settore sanitario proprio per la sua natura critica: gli ospedali, sotto pressione, spesso cedono al ricatto per ripristinare i sistemi il più rapidamente possibile. Ciò alimenta un circolo vizioso che incoraggia ulteriori attacchi.
Questo evento deve fungere da campanello d’allarme per tutte le organizzazioni sanitarie a livello globale. È necessario:
Infine, la lezione più importante è che la sicurezza informatica non è un costo, ma un investimento essenziale per proteggere non solo dati e infrastrutture, ma anche vite umane. L’attacco al WUTH dimostra quanto possa essere fragile un sistema sanitario, e quanto sia urgente proteggerlo.
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