Redazione RHC : 22 Marzo 2025 09:08
Secondo gli analisti della società di sicurezza WordPress Patchstack, l’anno scorso i ricercatori di sicurezza hanno scoperto 7.966 nuove vulnerabilità nell’ecosistema WordPress, la maggior parte delle quali ha interessato plugin e temi.
Gli esperti hanno calcolato che solo sette vulnerabilità scoperte l’anno scorso hanno interessato il core di WordPress. La maggior parte dei bug è stata riscontrata nei plugin (7633 vulnerabilità, ovvero il 96% del totale), mentre solo una piccola percentuale è stata riscontrata nei temi (326, ovvero il 4% del totale).
Sono stati rilevati complessivamente 1.018 bug nei vari plugin con oltre 100.000 installazioni. Altri 115 plugin vulnerabili sono stati installati più di 1 milione di volte ciascuno e sette di essi vantavano 10 milioni di installazioni.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Secondo Patchstack, nonostante il numero di vulnerabilità, la maggior parte di esse non rappresenta una minaccia significativa: il 69,6% dei bug è stato considerato improbabile da sfruttare, un altro 18,8% potrebbe essere utilizzato in attacchi mirati e solo l’11,6% è stato attaccato o considerato suscettibile di sfruttamento.
Tuttavia, solo un terzo delle vulnerabilità è stato classificato come ad alto rischio o critico secondo la scala CVSS. Patchstack rileva che il 43% di tutte le vulnerabilità rilevate in WordPress nel 2024 potrebbero essere sfruttate senza autenticazione, sebbene alcuni bug richiedano l’interazione con un utente autenticato.
Un altro 43% delle vulnerabilità richiedeva almeno privilegi bassi (come collaboratore o abbonato) per essere sfruttato, mentre il 12% richiedeva privilegi di amministratore, autore o editor. Quasi la metà dei problemi di WordPress documentati lo scorso anno erano correlati a XSS (47,7%), mentre erano diffusi anche i bug di violazione del controllo di accesso (14,19%) e CSRF (11,35%).
Alla fine del loro rapporto, gli analisti di Patchstack hanno sottolineato che gli sviluppatori di plugin per WordPress devono agire più rapidamente per migliorare la sicurezza dei propri utenti. Il fatto è che l’anno scorso il 33% dei casi individuati non ha ricevuto soluzioni finché i problemi non sono stati resi pubblici.
La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...
Una telefonata da un numero italiano. Una voce registrata che informa circa la ricezione del curriculm vitae e invita a salvare il numero e scrivere su WhatsApp per parlare di un’offerta di lav...
In un’era dominata dalla tecnologia, dove ogni click, ogni dato, ogni interazione digitale è un potenziale campo di battaglia, la cybersecurity è lo scudo digitale, la fortezza immate...
La scorsa settimana, un threat actors di nome ‘rose87168’ ha affermato di aver violato i server Oracle Cloud e di aver iniziato a vendere i presunti dati di autenticazione e le password ...
Recentemente Google ha rilasciato un urgente bug fix relativo ad una nuova vulnerabilità monitorata con il CVE-2025-2783. Si tratta di una grave falla di sicurezza su Chrome Browser che è st...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006