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Allarme Oversharing: Un Ragazzo su Cinque Si Pente di Cosa Ha Pubblicato Online

Redazione RHC : 25 Maggio 2024 08:53

La ricerca di Kaspersky Lab sulla sicurezza online dei bambini ha rivelato tendenze allarmanti. Quasi un bambino su cinque intervistato si è pentito dei contenuti precedentemente pubblicati online. Queste pubblicazioni riguardavano informazioni personali sia sui bambini stessi che su altre persone.

Particolarmente preoccupante è il fatto che il 7% degli adolescenti di età compresa tra 11 e 17 anni ha ammesso di pubblicare sulle proprie pagine o di inviare a qualcuno in messaggi privati ​​foto e video di natura molto personale o indecente. Questo comportamento pericoloso può essere oggetto di abusi da parte di aggressori che utilizzano tecniche di ingegneria sociale per creare fiducia nei bambini.

Nel tentativo di affermarsi nel cyberspazio, i ragazzi spesso forniscono un numero eccessivo di informazioni personali, il cosiddetto “oversharing”. Sui loro account sui social media, i ragazzi indicano i loro indirizzi di residenza, informazioni sui parenti e pubblicano fotografie personali e storie di vita.

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


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    Tale eccessiva apertura può giocare uno scherzo crudele agli autori di contenuti, perché i truffatori possono utilizzare queste informazioni utilizzando metodi di ingegneria sociale per ottenere la fiducia di un bambino o ragazzo per estorcere denaro o dati. Inoltre, i giovani utenti possono imbattersi in online grooming: tentativi da parte di aggressori di instaurare con loro un rapporto di fiducia per ottenere foto, video privati ​​o addirittura incontri nella vita reale. Se ci riescono, possono iniziare a ricattare il ragazzo.

    Secondo i risultati del sondaggio, il 16% dei bambini ha riscontrato tentativi da parte di adulti sconosciuti di guadagnarsi la loro fiducia su Internet. Tuttavia, solo l’8% dei genitori è a conoscenza di questi casi, il che indica un livello insufficiente di fiducia e di comunicazione aperta tra bambini e genitori su questo tema.

    L’azienda rileva inoltre che il 29% dei genitori non è a conoscenza delle informazioni personali pubblicate dai propri figli su Internet. Gli esperti esortano i genitori a costruire rapporti di fiducia con i propri figli in modo che, se si presentano minacce nel cyberspazio, i bambini non esitino a rivolgersi a loro per chiedere aiuto.

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