Redazione RHC : 30 Giugno 2023 17:57
Oggi, più di 150 amministratori delegati di importanti aziende europee come Renault, Heineken, Airbus e Siemens hanno inviato una lettera aperta al Parlamento europeo, alla Commissione europea e ai governi degli Stati membri dell’UE esprimendo la loro opposizione alla legge sull’intelligenza artificiale recentemente approvata (AI Act ).
Gli autori della lettera ritengono che questa legge sia inefficace e possa incidere negativamente sulla concorrenza e sulla sovranità tecnologica europea.
L’Artificial Intelligence Act (AI Act) regola lo sviluppo, l’uso e il controllo dei sistemi di IA in Europa. Lo scopo dell’AI Act è garantire la sicurezza, l’etica e la fiducia nella tecnologia dell’intelligenza artificiale, nonché promuovere l’innovazione e la competitività in questo settore.
Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)
Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà
la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.
La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.
Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Il 14 giugno il Parlamento europeo ha approvato il disegno di legge dopo due anni di elaborazione.
Ci sono ancora diverse fasi prima che la nuova legge entri in vigore, tutti i processi di approvazione e i negoziati dovrebbero essere completati entro la fine dell’anno.
I firmatari della lettera aperta sostengono che l’AI Act nella sua forma attuale potrebbe soffocare la capacità della tecnologia dell’intelligenza artificiale di consentire all’Europa di “tornare all’avanguardia tecnologica”. Gli autori ritengono che le regole approvate siano troppo rigide e rischino di minare le ambizioni tecnologiche del blocco invece di creare un ambiente adatto all’innovazione dell’IA.
Una delle preoccupazioni principali che le aziende sottolineano sono le rigide normative che prendono di mira specificamente i sistemi di intelligenza artificiale generativa, un sottoinsieme di modelli di intelligenza artificiale che sono generalmente classificati come “modelli di base”.
Ai sensi della legge sull’intelligenza artificiale, i fornitori di modelli di intelligenza artificiale di base, indipendentemente dall’uso previsto, saranno tenuti a registrare il loro prodotto nell’UE, sottoporsi a una valutazione del rischio e rispettare i requisiti di trasparenza, come la divulgazione pubblica di qualsiasi dato protetto da copyright utilizzato per addestrare i loro modelli.
La lettera aperta sostiene che gli sviluppatori di IA saranno soggetti a costi di non conformità e rischi di responsabilità sproporzionati, che potrebbero incoraggiare i fornitori di IA a lasciare completamente il mercato europeo.
I firmatari dichiarano che “l’Europa non deve restare ai margini”. Gli autori della lettera esortano i legislatori dell’UE ad abbandonare i rigidi obblighi di conformità per i modelli di IA generativa e concentrarsi su quelli che possono rispettare “principi generali in un approccio basato sul rischio”.
L’autore della legge sull’intelligenza artificiale, il deputato al Parlamento europeo Dragos Tudorache, ha risposto alla lettera e ha espresso il suo rammarico per il fatto che l’aggressiva lobbying di alcuni stia prendendo il sopravvento su altre società serie.
Tudorache afferma che le società nella lettera stanno rispondendo “sulla spinta di alcune altre società”. Ha osservato che l’AI Act prevede un processo di definizione degli standard basato sul settore, una governance partecipativa del settore e un regime normativo leggero che richiede trasparenza. E non c’è altro dietro questa legge.
Le società hanno inoltre esortato l’UE a creare un organismo di regolamentazione di esperti di intelligenza artificiale per supervisionare l’applicazione della legge sull’IA man mano che la tecnologia avanza. Tuttavia, non è noto quanto siano pronti i legislatori dell’UE a dialogare con l’industria su questo tema.
Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamen...
Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava ...
Il 16 aprile 2025, Spotify ha subito un’interruzione del servizio che ha colpito numerosi utenti in Italia e nel mondo. A partire dalle ore 14:00, migliaia di segnalazioni sono state re...
Fourlis Group, il gestore dei negozi IKEA in Grecia, Cipro, Romania e Bulgaria, ha dichiarato di aver subito un attacco ransomware prima del Black Friday del 27 novembre 2024, che ha causato...
Noi di Red Hot Cyber lo diciamo da tempo: affidarsi esclusivamente a infrastrutture critiche gestite da enti statunitensi è un rischio per l’autonomia strategica europea. È anni che s...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006