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Addio Virus! Gli Scienziati Creano NanoGripper, il NanoRobot DNA che li “Cattura”

Redazione RHC : 28 Novembre 2024 20:23

Gli scienziati dell’Università dell’Illinois hanno sviluppato un nanorobot, NanoGripper, creato da una singola molecola di DNA. Questa struttura in miniatura ricorda una mano con quattro dita flessibili in grado di catturare i virus, incluso il Covid-19, e impedire loro di entrare nelle cellule. Il dispositivo può essere utilizzato per la diagnosi, il blocco delle infezioni e la somministrazione di farmaci alle cellule bersaglio.

Il DNA è diventato la base del design grazie alla sua forza, flessibilità e capacità di essere programmato. Il nanorobot utilizza speciali aptameri del DNA che riconoscono bersagli molecolari, come la proteina spike del coronavirus.

Una volta rilevato il bersaglio, le dita si piegano per bloccare il virus . Il dispositivo può essere fissato a superfici o sistemi complessi per applicazioni biomediche, comprese la diagnostica e la terapia.

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    Per rilevare il COVID-19, NanoGripper è stato integrato con un cristallo fotonico, che ha permesso di sviluppare un test rapido paragonabile in termini di accuratezza ai metodi PCR. Il test dura circa 30 minuti ed è altamente sensibile grazie alla capacità del nanorobot di catturare singole particelle virali. Quando viene rilevato un virus nel sistema, viene attivato un segnale fluorescente che consente il conteggio delle particelle.

    Inoltre, NanoGripper è in grado di bloccare i virus nella fase della loro interazione con le cellule. Negli esperimenti di laboratorio, i nanorobot hanno avvolto le braccia attorno ai virus, impedendo loro di legarsi ai recettori cellulari. Ciò apre la prospettiva di sviluppare agenti antivirali, come uno spray nasale, che potrebbero prevenire l’infezione da virus respiratori.

    Il dispositivo viene preso in considerazione anche per altre applicazioni mediche, come la lotta al cancro. Il nanorobot può essere programmato per riconoscere marcatori tumorali specifici e somministrare farmaci direttamente alle cellule colpite. In futuro è prevista un’ulteriore ottimizzazione della progettazione e del test della tecnologia per un’ampia gamma di applicazioni biomediche.

    Redazione
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