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Accesso a 20.000 VPN Italiane a 350 Dollari in Vendita nelle underground! Le VPN sono una cosa seria

Redazione RHC : 25 Settembre 2024 07:58

Un recente post apparso su un forum underground in lingua russa, mette in vendita account VPN di utenti italiani per soli 350 dollari.

Questo tipo di offerta, include l’accesso a VPN aziendali e utenti di dominio, rappresenta una minaccia significativa per l’integrità delle infrastrutture IT aziendali. Analizziamo l’evento e facciamo consapevolezza sui rischi legati alla vendita di credenziali e accessi nelle darknet.

Cosa è emerso dal post

Nel post, pubblicato da un utente con il nickname “Fuckyy”, vengono messe in vendita credenziali VPN (con specifica menzione del protocollo Cisco SSL VPN – cscoe) e account aziendali relativi a un’azienda di servizi italiani con 91 dipendenti.

Il venditore specifica l’offerta di 20kk (presumibilmente 20.000 record o credenziali), proponendo il tutto per 350$ e garantendo l’affidabilità del servizio solo a chi si dimostri di fiducia tramite un deposito o reputazione pregressa. Il numero di credenziali rispetto ad una azienda di 91 dipendenti sembra spropositato, pertanto si potrebbe immaginare che le informazioni in esso contenute siano maggiori rispetto a quanto riportato dal criminale informatico, oppure l’azienda si occupa proprio di vendita delle VPN.

Perché queste vendite sono un pericolo?

La disponibilità di VPN e account aziendali in vendita nei mercati underground rappresenta una grave minaccia. Accedere a una VPN aziendale senza autorizzazione non solo permette agli attaccanti di muoversi lateralmente all’interno di una rete, ma consente loro di farlo camuffando la loro presenza dietro legittimi credenziali aziendali. Questo porta a vari rischi:

  1. Furto di Dati Sensibili: Una volta ottenuto l’accesso alla rete aziendale, gli attaccanti possono sottrarre dati critici come informazioni sui clienti, dati finanziari o progetti riservati.
  2. Attacchi mirati e persistenti: L’accesso alla VPN permette di condurre attacchi più sofisticati e mirati. Gli hacker possono mantenere un accesso persistente alla rete, osservando movimenti e raccogliendo dati nel tempo.
  3. Ransomware: Con l’accesso a una rete aziendale, i cybercriminali possono installare ransomware che paralizza l’attività dell’azienda. A quel punto, possono chiedere riscatti milionari per sbloccare i sistemi o ripristinare i dati crittografati.
  4. Compromissione della reputazione: Se i dati aziendali vengono compromessi, le aziende colpite potrebbero subire gravi danni reputazionali. Questo può avere conseguenze disastrose sia a livello finanziario che legale.

L’aumento delle vendite di VPN e credenziali aziendali nelle underground

La vendita di accessi VPN aziendali è diventata sempre più comune negli ultimi anni, complice la crescente digitalizzazione e l’aumento del lavoro da remoto. Le aziende si affidano massicciamente a VPN e infrastrutture remote, ma spesso non adottano misure di sicurezza sufficienti. Le VPN, se non configurate o gestite correttamente, possono diventare l’anello debole della catena di sicurezza.

Una cattiva gestione delle credenziali, come l’uso di password deboli o la mancata implementazione di autenticazione a due fattori, può permettere agli hacker di accedere facilmente a questi sistemi. E una volta ottenuto l’accesso, lo stesso può essere venduto o condiviso nei forum del dark web, come quello mostrato nell’immagine. Inoltre la minaccia degli infostealer è sempre in agguato e moltissimi market underground vendono proprio le VPN come vettori iniziali di compromissione aziendale.

Come difendersi?

Per prevenire l’accesso non autorizzato attraverso VPN e credenziali compromesse, è essenziale che le aziende adottino una serie di misure di sicurezza:

  1. Autenticazione a più fattori (MFA): Questo è un passaggio essenziale per garantire che anche se le credenziali vengono compromesse, gli hacker non possano accedere senza il secondo fattore di autenticazione.
  2. Monitoraggio continuo: Implementare soluzioni di monitoraggio della rete che siano in grado di rilevare attività sospette o non autorizzate.
  3. Controllo e rotazione delle credenziali: Le credenziali dovrebbero essere aggiornate regolarmente, e gli account inutilizzati o inattivi dovrebbero essere disabilitati.
  4. Formazione del personale: I dipendenti dovrebbero essere istruiti riguardo le minacce informatiche e sull’importanza della sicurezza delle credenziali.
  5. Penetration testing: Le aziende dovrebbero regolarmente eseguire test di penetrazione per verificare la robustezza delle proprie difese e l’eventuale esistenza di vulnerabilità.

Conclusione

La vendita di accessi VPN e credenziali aziendali in mercati underground come quello descritto evidenzia la vulnerabilità delle infrastrutture aziendali, in particolare in un contesto in cui il lavoro da remoto e l’uso di VPN sono sempre più diffusi. Le aziende devono adottare misure proattive per prevenire questi rischi e garantire la protezione delle loro reti. Solo un approccio olistico alla sicurezza informatica, che comprende tecnologie avanzate, monitoraggio costante e formazione, può mitigare il rischio di cadere vittime di simili attacchi.

Redazione
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