Redazione RHC : 12 Maggio 2024 09:05
Più di 52.000 host Tinyproxy che si possono trovare su Internet sono vulnerabili alla vulnerabilità critica RCE CVE-2023-49606, recentemente scoperta in un server proxy open source.
Tinyproxy è un server proxy open source per HTTP e HTTPS progettato per essere veloce e leggero. È progettato per i sistemi UNIX ed è ampiamente utilizzato da piccole imprese, provider Wi-Fi pubblici e utenti domestici.
Gli esperti di Cisco Talos mettono in guardia sul problema critico CVE-2023-49606 (punteggio CVSS 9,8). Questa vulnerabilità use-after-free è stata scoperta dai ricercatori nel dicembre 2023 e colpisce le versioni Tinyproxy 1.11.1 (più recente) o 1.10.0.
CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce.
Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.
Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad academy@redhotcyber.com oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Il rapporto Cisco contiene informazioni dettagliate sulla vulnerabilità, inclusi esempi di exploit che mandano in crash il server e potrebbero potenzialmente portare all’esecuzione di codice in modalità remota.
I ricercatori scrivono che il problema è legato alla funzione remove_connection_headers(), dove alcune intestazioni HTTP (Connection e Proxy-Connection) non vengono elaborate correttamente. Di conseguenza, utilizzando una semplice richiesta HTTP (ad esempio Connessione: Connection), che non richiede autenticazione, è possibile sfruttare la vulnerabilità.
Secondo Censys, ci sono circa 90.000 host Tinyproxy su Internet, di cui circa il 57% sono vulnerabili al problema CVE-2023-49606. Pertanto, 18.372 istanze eseguono la versione vulnerabile 1.11.1 e altre 1.390 istanze eseguono la versione 1.10.0.
La maggior parte di essi si trova negli Stati Uniti (11.946), Corea del Sud (3.732), Cina (675), Francia (300) e Germania (150).
I manutentori di Tinyproxy hanno rilasciato una patch per CVE-2023-49606 solo cinque giorni dopo la divulgazione pubblica del bug di Cisco. La correzione corregge la gestione della memoria, impedendo lo sfruttamento del bug.
Allo stesso tempo, il manutentore di Tinyproxy afferma di non aver ricevuto alcuna informazione da Cisco prima della divulgazione pubblica delle informazioni sulla vulnerabilità. Meinener ipotizza che i ricercatori semplicemente “abbiano estratto un indirizzo email casuale dal registro git e abbiano inviato lì l’email”.
“Questo è un bug piuttosto brutto che potrebbe potenzialmente portare a un RCE, anche se non ho ancora visto un exploit funzionante”, scrive il manutentore di Tinyproxy. “Ciò che la vulnerabilità consente è di lanciare un attacco DoS sul server se Tinyproxy utilizza musl libc 1.2+ (il cui allocatore di memoria avanzato rileva automaticamente UAF) o è costruito con un disinfettante per gli indirizzi.”
Il commit ( 12a8484 ) contenente la correzione è per la prossima versione 1.11.2. Pertanto, coloro che necessitano urgentemente di una patch possono estrarre le modifiche dal ramo principale o applicare la correzione manualmente finché Tinyproxy 1.11.2 non sarà disponibile per tutti.
Negli ultimi giorni è stato pubblicato su GitHub un proof-of-concept (PoC) per il bug di sicurezza monitorato con il codice CVE-2025-32756, una vulnerabilità critica che interessa diversi pr...
Secondo quanto riportato dai media, il governo russo ha preparato degli emendamenti al Codice penale, introducendo la responsabilità per gli attacchi DDoS: la pena massima potrebbe includere una ...
La quinta edizione della Live Class “Dark Web & Cyber Threat Intelligence”, uno tra i corsi più apprezzati realizzati da Red Hot Cyber è ormai alle porte: mancano solo 6 giorni...
Cosa fare quando i sistemi informatici di un’azienda vengono paralizzati da un attacco ransomware, i dati risultano crittografati e compare una richiesta di riscatto? Questa scena non appartien...
Sullo sfondo della diffusa popolarità degli assistenti AI generativi che promettono di creare codice funzionante per tutti basato su una semplice descrizione in linguaggio naturale, il team ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006