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Shock nel Mondo del Cybercrime: Monti Ransomware Acquisito, Cosa Cambierà?

Pietro Melillo : 14 Giugno 2024 07:54

Secondo l’ultimo post all’interno del data leak site del noto gruppo ransomware, si legge: “Questo progetto è stato acquistato. È stato acquistato perché si adattava perfettamente ai nostri obiettivi e non aveva una cattiva reputazione.”

Storia e Caratteristiche del Ransomware Monti

Monti ransomware, noto per le sue versioni sia su sistemi Windows che Linux, ha attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza informatica a partire del giugno 2022. Il ransomware è stato notato non solo per il suo nome simile al famigerato ransomware Conti, ma anche per l’uso di tattiche simili. Sebbene non ci siano conferme definitive, si ritiene che operi dalla Russia. Questa ipotesi si basa su varie analisi tecniche e comportamentali, inclusa la lingua utilizzata nelle comunicazioni interne e la scelta delle vittime, che spesso escludono paesi dell’ex Unione Sovietica.

Il ransomware Monti utilizza un modello di business noto come Ransomware-as-a-Service (RaaS). Questo approccio permette ai creatori del ransomware di affittare il loro software a criminali affiliati, i quali eseguono gli attacchi in cambio di una parte dei guadagni. Tale modello ha permesso a Monti di espandere rapidamente la sua attività.

Ransom note del gruppo ransomware Monti

Monti ha intenzionalmente copiato le tattiche, tecniche e procedure (TTP) del team Conti. Hanno persino incorporato molti degli strumenti di Conti e sfruttato il codice sorgente trapelato di Conti. Dalla sua scoperta, il gruppo ransomware Monti ha costantemente preso di mira aziende e esposto i loro dati sul loro sito di leak.

Il cambiamento di proprietà e un cambio di focus verso i paesi occidentali evidenziano un nuovo approccio verso il ransomware. Secondo dichiarazioni recenti, il progetto è stato acquisito, con i nuovi proprietari che esprimono l’intenzione di rinnovare la sua infrastruttura per futuri sviluppi.

In un criptico post sulla loro piattaforma, il gruppo ha accennato a sviluppi imminenti, sollecitando uno sforzo collaborativo per “costruire insieme il futuro degli USA e dell’Europa.”

Il post presente sul DLS: Gruppo Monti Ransomware ed il cambio di proprietà

Ciao Mondo!

Questo progetto è stato acquistato. È stato acquistato perché si adattava perfettamente ai nostri obiettivi e non aveva una cattiva reputazione. Vogliamo costruire qualcosa di interessante basato su di esso, l'intera infrastruttura è in fase di finalizzazione. Abbiamo qualcosa di interessante in serbo per voi presto.

Costruiamo insieme il futuro degli USA e dell’Europa!

Il cambio di proprietà ed in particolare il contenuto del post potrebbe generare ripercussioni geopolitiche notevoli, data la sua possibile attribuzione ad essere un gruppo Russo.

Questo annuncio segue una serie di attacchi informatici perpetrati dal gruppo ransomware Monti. In particolare, un recente incidente nel sud della Francia ha colpito contemporaneamente tre istituzioni di rilievo: l’aeroporto Pau-Pyrénées, la scuola di commercio di Pau e il campus digitale della città.

Questi attacchi, avvenuti durante la notte tra il 12 e il 13 maggio 2024, hanno interrotto le operazioni e sollevato preoccupazioni riguardo alle vulnerabilità della sicurezza informatica nei settori critici.

Conclusione

Il modus operandi del gruppo ransomware Monti richiama quello dei suoi predecessori, in particolare Conti, che ha cessato le operazioni nel maggio 2022. L’emergere di Monti con tattiche e tecniche simili suggerisce un’emulazione strategica, volta a sfruttare il vuoto lasciato dall’assenza di Conti. Con il recente cambio di proprietà, il futuro di Monti e l’impatto delle sue operazioni saranno temi di grande interesse e preoccupazione per la comunità della sicurezza informatica.

Pietro Melillo
Ingegnere Informatico specializzato in Cyber Security con una profonda passione per l’Hacking e la tecnologia, attualmente CISO di WURTH Italia, è stato responsabile dei servizi di Cyber Threat Intelligence & Dark Web analysis in IBM, svolge attività di ricerca e docenza su tematiche di Cyber Threat Intelligence presso l’Università del Sannio, come Ph.D, autore di paper scientifici e sviluppo di strumenti a supporto delle attività di cybersecurity. Dirige il Team di CTI "RHC DarkLab"